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Senatrice presenta denuncia sul caso del ricercatore No-Vax trovato morto, caos in aula: “Crimini da vendicare”

 

SAN NICOLA LA STRADA. Arriva contemporaneamente nelle aule di giustizia e in quelle parlamentari la vicenda di Domenico Biscardi, il 57enne ricercatore No-Vax trovato morto all’alba di mercoledì nella sua abitazione di via Santa Croce a San Nicola la Strada per un arresto cardiaco e i cui funerali sono stati celebrati giovedì mattina.

La senatrice ex Movimento 5 Stelle, ora al gruppo misto, Bianca Laura Granato ha infatti presentato una denuncia-querela per quella che lei stessa ha definito “la sospetta morte repentina di Domenico Biscardi”.

“D’ora innanzi, non si scherza più! Fare chiarezza sul decesso anomalo di Biscardi innanzitutto. Ho presentato una denuncia ai Carabinieri che verrà inoltrata alla competente Procura di Napoli Nord. Sarà solo l’inizio di una lunga serie!” ha dichiarato la senatrice pubblicando la querela presentata alla stazione dei carabinieri di piazza Farnese a Roma.

Bagarre in aula

La senatrice del gruppo Misto, Bianca Laura Granato ha ricevuto un provvedimento di censura dalla presidenza del Senato per alcune sue dichiarazioni sui vaccini anti covid espresse in Aula. In particolare, durante la discussione sul decreto Covid, parlando delle presunte discriminazioni a cui sono soggette le persone non vaccinate, Granato ha concluso così il suo intervento: “Prima o poi questi crimini saranno vendicati”.

A ottobre la senatrice, ex 5 Stelle e poi passata alla componente L’Alternativa c’è , si era rifiutata di esibire il green pass all’ingresso di Palazzo Madama e per questo era stata sanzionata. In serata alla ripresa dell’Aula, su richiesta della senatrice Licia Ronzulli di prendere provvedimenti nei confronti di Granato (“Se quelle frasi sono pronunciate da un rappresentante degli italiani penso che tutta l’aula si debba indignare“, ha detto la parlamentare di Forza Italia), la presidente di turno Paola Taverna ha risposto chiarendo: “La presidenza si era già riservata l’opportunità di leggere lo stenografico e abbiamo rilevato quelle stesse parole, per cui sentita la presidenza, è stata disposta la censura ai sensi dell’articolo 67 del regolamento”. Chiudendo il suo intervento, Granato aveva detto: “Siamo veramente arrivati a superare tutto quello che non poteva e non doveva essere superato, nel modo più assurdo e irricevibile. Non ho veramente altro da aggiungere, se non che prima o poi questi crimini saranno vendicati”.