San Felice a Cancello/Santa Maria a Vico. L’escalation di violenza non si ferma nella Valle di Suessola, quanto è accaduto lunedì in tarda mattinata tra Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello è un fatto di una gravità inaudita.
Un episodio che non può essere derubricato come una semplice aggressione per le conseguenze che ha riportato il figlio del noto pregiudicato sanfeliciano e per la dinamica.
Mentre a Caserta, presso la scuola di Polizia, si presentava il nuovo questore Antonino Messineo, in via Ponte Trave, ultimo spicchio del territorio di Santa Maria a Vico, avveniva la tremenda aggressione ai danni di questo ragazzo.
Quattro persone in tutto, una è rimasta all’interno di questa Fiat Panda rossa vecchio tipo e tre sono scese con tirapugni e mazze da baseball.
Lo hanno conciato male, colpito più volte alla testa, tanto che è dovuto ricorrere al ricovero ospedaliero e ha un problema ad uno zigomo.
Alcuni testimoni che passavano in auto e che hanno assistito alla scena sono rimasti di sasso, hanno scambiato il ragazzo di San Felice per un extracomunitario che aveva combinato qualche marachella. E’ stata una scena bruttissima in pieno giorno.
Secondo quanto si dice in giro gli aggressori non sono della zona ma vengono dai territori più a nord. Non avevano mai osato tanto, anche perché a livello delinquenziale c’è sempre stata un’alleanza e una forma di rispetto verso i sanfeliciani, verso il vecchio clan Massaro.
Auspichiamo davvero che le forze dell’ordine di competenza territoriale possano far luce su questo episodio, che visti i soggetti coinvolti, potrebbe essere foriero di un qualche genere di risposta poco ‘flessibile’.
Per osare tanto questi energumeni avevano sicuramente il dente avvelenato e hanno approfittato anche del fatto che il padre di questo ragazzo attualmente si trova nelle patrie galere. In gergo un lavoro poco pulito e sul quale difficilmente si potrà far finta di nulla…
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