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Ditte e aziende della Valle alle dipendenze del clan Massaro 2.0

Valle di Suessola. Non solo estorsioni, usura e controllo sullo spaccio della droga, il clan Massaro che opera nei comuni di Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello, Arienzo e Forchia, ha il controllo sistematico di alcune aziende e ditte locali.

Emerge anche questo nell’indagine della DDA di Napoli, pm Landolfi e della Guardia di Finanza di Marcianise che dalla fine del 2018 ha puntato i riflettori su questa zona.

Ditte ed aziende nella scure del clan, e quindi alle dirette dipendenze, il dato è evidente ed acclarato da una serie di ‘file’ che non lasciano spazio a dubbi.

Il clan Massaro, viene ancora utilizzato questo nome, ma non è detto che non possa essere ridefinito con un nuovo termine, negli ultimi anni si è evoluto grazie ad un gruppo di ras che ne è la diretta emanazione, investendo in vari settori, grazie agli introiti provenienti dal commercio della droga. Chi invece ha stentato ad evolversi ed è voluto restare sulla strada è entrato in rapporti con alcuni imprenditori.

Lascia l’amaro in bocca il rapporto di sudditanza che proprio alcuni imprenditori hanno nei confronti di questi soggetti, nessuno dei locali ha sporto denuncia, ma si sono tutti genuflessi alle indicazioni che gli venivano impartite.

Sempre nell’ambito di queste indagini c’è un passaggio anche su quell’episodio da cui nacque l’inchiesta sullo spaccio dei carabinieri della compagnia di Maddaloni, e cioè l’estorsione dei pentiti del vecchio clan.

Sempre secondo quanto riportato in un verbale, un pregiudicato intimorito per questa vicenda, minaccia di piantarsi una revolverata nella tempia, davanti ad altre persone.