
San Felice a Cancello/Santa Maria a Vico. Malfattori scatenati nella valle, anziani nel mirino, solo per un soffio in tarda mattinata non sono stati truffati i genitori del vicecoordinatore della Protezione civile vicana, Massimo G. Savino.
Lo stratagemma per ripulire i due ottantenni di via Fiume nella frazione San Marco è quello del falso direttore delle Poste.
Il malvivente si apposta ad una settantina di metri dalla casa delle vittime e telefona spacciandosi per il massimo dirigente dell’ufficio postale, nel caso specifico quello di via Trotti.
L’uomo al telefono ha parlato con la signora Savino dicendo che c’erano delle raccomandate da andare a ritirare alla Posta, che dista circa a 300 metri.
Per dare maggiore credito alla sua azione il balordo ha fatto il nome del fratello di Massimo Savino, lo conoscevano perfettamente, e lo hanno fatto anche parlare.
Il truffatore ha detto: “Mamma, papà deve andare alla Posta, prima che chiudono”. Lei ci è cascata.
Proprio in quel momento è giunto, in anticipo rispetto al solito, Massimo Savino che da lontano, poco prima di entrare nella sua ‘corte’ ha scorto da lontano una macchina bianca con il muso verso Cancello Scalo e uno che parlava a telefono fuori.
Intanto il padre era già vestito e pronto per andare alla Posta, ma il figlio lo ha bloccato e si è fatto passare il truffatore che a sua volta insisteva tirando in ballo anche il postino che aveva lasciato degli avvisi nella buca.
In pratica l’uomo con la macchina bianca attendeva l’uscita di padre e figlio dal portone, diretti verso la Posta, che si trova nella direzione opposta, per andare poi dalla donna, rimasta sola e chiedere contanti. Fallito il tentativo si è poi dileguato, prima di essere raggiunto.
Ora i Savino potrebbero anche sporgere denuncia, chiaramente il vicecoordinatore della Protezione civile non è riuscito a riconoscere il tipo di modello di auto ma solo il colore.
Occhi aperti, con la fine delle vacanze i truffatori sono dietro l’angolo, pronti a depredare i nonni: non aprite a nessuno.

