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Rifiuti e appalti, svolta per un altro indagato: due tornano liberi

L’AGGIORNAMENTO

 

CASERTA. Arresti domiciliari annullati per l’ex dirigente del Comune di Caserta Marcello Iovino e per l’attuale funzionario Giuseppe D’Auria, entrambi coinvolti nell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sugli appalti pubblici truccati nel settore della raccolta dei rifiuti. Lo ha disposto il Tribunale del Riesame di Napoli, che ha annullato per mancanza di esigenze cautelari, come richiesto dai difensori dei due indagati (Gennaro Iannotti per Iovino e Alberto Martucci per D’Auria), le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal Gip di Napoli Ambra Cerabona.

I due furono arrestati il 21 dicembre scorso con l’accusa di aver truccato una gara d’appalto del Comune di Caserta insieme all’imprenditore dei rifiuti Carlo Savoia (finito in carcere e poi ai domiciliari), ritenuto l’ideatore di un sistema in grado di aggiustare decine di gare pubbliche e di aggiudicarsele. Nell’indagine sono stati arrestati anche il sindaco di Curti Antonio Raiano, e il comandante della Municipale di Curti, Igino Faiella.

 

IL PRIMO LANCIO

Revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari per Giuseppe D’Auria (di anni 66), funzionario del Comune di Caserta.

CASERTA. Il Tribunale del Riesame di Napoli all’esito dell’udienza tenutasi oggi per decidere sull’impugnazione proposta dall’Avv. Alberto Martucci, difensore di Giuseppe D’Auria, funzionario del Comune di Caserta, ha annullato per carenza delle esigenze cautelari l’ordinanza che imponeva gli arresti domiciliari.

Accusato di turbativa d’asta e di falso per una presunta irregolarità nel 2018 nella nomina dei Commissari nel bando per l’assegnazione della nettezza urbana del Comune di Caserta, D’Auria è stato posto agli arresti domiciliari in data 21 dicembre 2021 dal G.I.P. di Napoli Dott.ssa Ambra Cerabona su richiesta della D.D.A. partenopea.

Stamane il Tribunale di Napoli, in accoglimento delle tesi difensive, ha annullato la misura restrittiva.