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Supermercati e clan, chiuse le indagini per 13

 

 

CASERTA/CASAPESENNA/CAPODRISE. Supermercati e clan, chiuse le indagini per 13. Il pm della Dda di Napoli Giordano ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini per i tre nipoti del boss Zagaria, Filippo, Nicola e Mario Francesco Capaldo; per gli imprenditori Paolo Siciliano e Alfonso Ottimo, e per gli altri indagati Viola Ianniello, Michela Di Nuzzo, Giovanni Merola, Francesco Chirico, Anna Colella, Giuseppe Gravina, Giovanni Oliviero, Miranda Piccolo.

Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, reati aggravati dal fine di agevolare il clan Zagaria. Ora dovrà essere fissata l’udienza preliminare nel corso della quale sarà eventualmente deciso il rinvio a giudizio.

Le accuse

Secondo l’impianto accusatorio della Dda il clan dei Casalesi avrebbe messo da anni le mani sul settore della distribuzione alimentare, tra le province di Caserta e Napoli.  L’operazione, denominata “Scettro”, ha fatto luce sugli affari illeciti del 44enne Filippo Capaldo, nipote prediletto del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria, ed erede dell’impero malavitoso creato dallo zio.

Filippo Capaldo in particolare avrebbe portato avanti la vocazione imprenditoriale del clan Zagaria anche dal carcere, continuando a impartire direttive tramite i fratelli Nicola e Mario Francesco  e costituendo diverse società (intestate a prestanome) produttrici di beni alimentari che rifornivano i supermercati.