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Tradizioni gastronomiche, le specialità del Natale in Campania

Di 16 Novembre 2021Attualità

Quando si parla del Natale a Napoli e in Campania si pensa immediatamente al presepe, in preparazione nelle prime settimane di novembre per poi essere ammirati nel periodo festivo.

Un altro aspetto caratterizzante e interessante della regione è la proposta cibo. 

Che siano classici rivisitati, oppure pietanze nuove ed originali, la Campania vanta una delle tradizioni gastronomiche più antiche, oltre che più ricche, dell’intero panorama mondiale.

Il periodo natalizio non è da meno. La preparazione dei piatti è un processo lungo che in alcuni casi parte addirittura dal giorno precedente.

Specialità gastronomiche natalizie

La cucina campana, con le mille contaminazioni di altre culture, è colorata, barocca, saporita, in poche parole talmente buona da dettare legge e fare tendenza ovunque.

Il Natale in particolare modo è uno dei momenti più sentiti e attesi di tutto l’anno. Le famiglie si riuniscono, come da tradizione, e più si è meglio è. 

Sia il cenone che la vigilia hanno dei codici ben definiti. La cena del 24 è a base di pesce, mentre il pranzo del 25 è caratterizzato della carne abbinata ad un’ampia scelta di contorni.

Spaghetti con le vongole, totani con patate, capitone ripieno sono i piatti della viglia. 

Per il pranzo del giorno dopo, la minestra maritata, di cicoria scarole e “borraccia” (erba amara e pelosa) in brodo di cappone con aggiunta facoltativa di uova sbattute con peperoncino e carne di vitello. Come primo tagliatelle all’uovo preparate in casa o maccheroni conditi con ragù napoletano gallina in brodo, tacchino con contorno di patate novelle o cappone ripieno. 

A fine pasto..

Infine, immancabile l’insalata di rinforzo, come viene comunemente chiamata, con cavolfiore, sottaceti misti, peperoni (chiamati papacelle, peperoni piccoli e tondeggianti conservati sotto aceto). Ancora, olive di Gaeta e acciughe salate accompagnati dalle immancabili friselle (crostini di pane circolari) e dai broccoli con aglio e peperoncino. 

Al termine delle portate descritte sopra, l’usanza vuole che il pranzo si concluda con la vasta scelta di dolci, e frutta secca. Struffoli, susamielli, mostaccioli e roccocò sono i protagonisti di ogni tavola campana che si rispetti. Per chiudere il pasto, viene servito un bicchierino di limoncello, preparato rigorosamente con i rinomatissimi limoni della costiera amalfitana.

Il Natale per questa splendida regione è un momento di aggregazione e condivisione con famiglia e amici. 

E chissà, magari tra un giro di tombola e l’altro la fortuna potrebbe essere dalla nostra parte!

Guida alle ricette della tradizione natalizia campana