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Firme false per le liste, l’esito della prima udienza: Comune presente

 

 

 

MARCIANISE. Primo appuntamento lampo nel processo sulle firme false per le elezioni. L’udienza è stata infatti rinviata per un difetto di notifica: era presente però il Comune che ha deciso di costituirsi parte civile come deliberato dalla giunta (assente alla riunione il sindaco Antonello Velardi).

A rappresentare l’Ente l’avvocato Stefano Alessandrelli. Cinque sono imputati con l’accusa di aver falsificato oltre 150 firme necessarie per presentare la lista elettorale “Orgoglio Marcianise con Velardi sindaco”.

La vicenda riguarda le elezioni comunali tenutesi a Marcianise  nel 2016, vinte da Antonello Velardi, sindaco attuale, che nell’inchiesta non è però indagato. Per la Procura di Santa Maria Capua Vetere (Procuratore Aggiunto Alessandro Milita) che ha chiesto il rinvio a giudizio degli indagati, gli impiegati del Comune di Marcianise delegati dall’ufficio anagrafe Raffaele Tartaglione (oggi in pensione) e Assunta Foggia, in concorso con il promotore delle sottoscrizioni Lorenzo Ovalletto e con i delegati della Sottocommissione elettorale circondariale di Marcianise Alberto Tartaglione e Pasquale Bellopede, avrebbero falsificato 156 firme sulle 200 necessarie per l’ammissione della candidatura attestando che i cittadini sottoscrittori avevano apposto la firma in loro presenza; falsi che avrebbero indotto la Sottocommissione elettorale “a deliberare illegittimamente – sostiene la Procura – la candidatura di Velardi a sindaco e della collegata lista di candidati alla carica di consigliere comunale”.

Tra gli avvocati presenti Vittorio Giaquinto, Gabriele Amodio, Gaetano Golino, Nicola Russo e Mariano Omarto. L’indagine è partita grazie alla denuncia di Dario Abbate, attuale consigliere comunale di minoranza, che nel giugno 2016 sfidò Velardi come candidato sindaco.