Una volta le zanzare, al termine della bella stagione, semplicemente morivano. Gli esemplari tipici delle nostre zone, infatti, hanno una scarsissima resistenza al freddo e la loro sopravvivenza è a rischio già quando le temperature cominciano a scendere sotto i 20 grandi. Non è il caso della zanzara coreana che è arrivata da noi.
Più precisamente nel Nord Italia, ancora per il momento, in modo particolare nelle zone pianeggianti. Questo tipo di insetto era stato già individuato e studiato da alcuni scienziati della Statale nel corso del 2020. Gli esperti non impiegarono molto a comprendere i rischi legati alla trasmissione di nuovi virus.
La cosiddetta zanzara coreana, infatti, il cui vero nome è “aedes koreicus”, è un esemplare caratteristico di alcune regioni asiatiche come la Cina, il Giappone, la Corea del Sud e parte della Russia. La sua presenza da noi potrebbe essere dovuta all’aeroporto internazionale di Orio al Serio: gli insetti avrebbero viaggiato insieme ai passeggeri e con loro sarebbero atterrati nel nostro Paese.
Una delle caratteristiche più pericolose della zanzara coreana è la sua spiccata resistenza al freddo. Potremmo doverci fare i conti, dunque, anche per tutta la durata dell’inverno. Gli esperti lanciano l’allerta: “Il fenomeno richiede un attento monitoraggio, perché tali esemplari potrebbero essere serbatoi di virus patogeni trasmissibili all’uomo”.