
SAN CIPRIANO D’AVERSA/CASAL DI PRINCIPE. Una piazza piena che sembrava quasi scoppiare. Soltanto una volta San Cipriano d’Aversa era stata così, piena e silente. Anche quella vita si piangeva per un 14enne, all’epoca vittima della violenza cieca. Oggi invece ad uccidere un’anima innocente è stato un folle azzardo di un ragazzo di quasi 30 anni, secondo le indagini.
Emanuele quel giorno, Ciro oggi: in comune l’età e quella serata di svago che per due famiglie significherà sempre tragedia. Come in quella mattinata del 2014, anche oggi pomeriggio in pochissimi hanno trovato spazio nella chiesa di Santa Croce per dare l’ultimo saluto a Ciro Modugno, morto a 15 anni per le conseguenze dell’incidente avvenuto domani sera in piazza Villa a Casal di Principe.
In migliaia hanno voluto salutarlo oggi: all’interno della chiesa il vescovo di Aversa a celebrare la funzione, fuori il dolore composto ma infinito degli amici. Molti indossavano una maglia bianca col volto di Ciro, altri hanno fatto librare in volo palloncini, qualcuno ha sfidato quel silenzio col clacson degli scooter, un suono festoso per un ragazzo come Ciro che amava la vita e che è stato ricambiato purtroppo con un destino atroce.
Il passaggio della bara bianca è un nodo in gola per tutti, rotto solo dalla rabbia di chi ha perso un amico, un nipote, un figlio, semplicemente un ragazzo di 15 anni per la follia di chi, dopo lo sballo della coca, inforca una strada contromano. Addio piccolo Ciro.

