AVERSA. Per accumulare illecitamente i debiti con l’Erario il clan sfruttava un sistema appositamente studiato da “colletti bianchi”: è questa la nuova frontiera del business illegale, adottata dalla camorra ma anche dalle altre organizzazioni malavitose del Paese, che fruttava cospicui guadagni illeciti per il clan dei Casalesi, scoperta dalla Guardia di Finanza e dalla DDA di Napoli che oggi hanno notificato 63 misure cautelari. Milioni e milioni di euro poi destinati ad alimentare, tra l’altro, il welfare della federazione mafiosa casalese.
I settori in cui la gigantesca costellazione di imprese fittizie emettevano fatture false per operazioni inesistenti, finalizzate ad accumulare debiti con l’Erario, erano quello degli oli minerali (carburanti) e del legname. Il primo, in particolare, è stato scelto – secondo gli investigatori – in virtù dell’entità dei guadagni che è in grado di generare, milioni di euro, e anche per i strutturali ritardi di accertamento delle frodi che si evidenziano, dopo diversi mesi, in sede di dichiarazione. E nel frattempo, il clan accumulava decine e decine di milioni di euro.
Le somme prelevate pari complessivamente a circa 80 milioni di euro nel periodo 2016-2020 (mediamente circa 55.000 euro al giorno) venivano cedute a esponenti del “Clan dei Casalesi”, al fine di provvedere al sostentamento di svariate famiglie di detenuti dello stesso Clan. Per la notifica delle misure cautelari sono stati impiegati circa 200 militari della Guardia di Finanza appartenenti al Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma e ai Comandi Provinciali della Guardia di finanza di Napoli, Caserta e Salerno.
I NOMI
Gli indagati destinatari della misura sono Giuseppe Guarino, 53 anni; Luisa Guarino, 61 anni; Armando Della Corte, 43 anni; Salvatore Prato, 57 anni; Giovanni Rosano, 67 anni; Giuseppe Belviso, 51 anni; Massimo Magelli, 54 anni; Paola Di Grazia, 47 anni; Federico Di Giacomo, 30 anni; Antonietta Di Giacomo, 40 anni; Francesco Tortora, 38 anni; Rosario Davide, 53 anni; Khaled Mezni, 58 anni; Giovanni Biondi, 57 anni; Domenico Rispoli, 54 anni; Antonio Gravano, 58 anni; Domenico Agorini, 59 anni; Antonio Termano, 31 anni; Rosa Santoro, 30 anni; Stefano Piscopo, 50 anni; Giuseppe Piscopo, 50 anni; Vincenzo Avino, 36 anni; Pasquale Donnarumma, 53 anni; Sebastiano Carmine Donnarumma, 23 anni; Antonio Donnarumma, 22 anni; Maria Perfetto, 39 anni; Pasquale Casaburi, 42 anni; Rosaria De Rosa, 52 anni; Gennaro Savanelli, 30 anni; Nunzia Moccia, 27 anni; Amalia Giacchetta, 36 anni; Domenico Bassolino, 43 anni; Carmine Savanelli, 39 anni; Anna Teresa Capasso, 23 anni; Andreina Esposito, 24 anni di Maddaloni; Gelsomina Casaburi, 47 anni; Almerinda Casaburi, 49 anni; Giovanni Riscetti, 45 anni; Daniele Ragnano, 27 anni; Fiorello Fraianna, 26 anni; Veronica Savanelli, 34 anni; Maria Mocerino, 25 anni; Mario Vastola, 64 anni; Alessio Savanelli, 21 anni; Luana Di Fabio, 29 anni; Rosa Conte, 57 anni; Nicola D’Alessandro, 38 anni; Paolo Giacchetta, 47 anni; Ruggiero Guarino, 54 anni; Maria Bassolino, 44 anni di Caserta; Carmine D’Angelo, 39 anni; Angelo Liberto, 34 anni di Aversa; Laura Brunella Marika Odierna, 51 anni; Angela Odesco, 35 anni di Caserta; Gennaro Esposito, 48 anni; Emilia Mussolino, 34 anni; Antonio Aruta, 42 anni; Luigi Esposito, 34 anni; Gennaro Puolo, 58 anni.
Sono residenti ad Aversa, Trentola Ducenta, San Marcellino, Parete, Caserta e Casapesenna.