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Castagna riforniva di droga Morgillo e Piscitelli e aveva contatti con il capozona del clan Belforte

Maddaloni/San Felice a Cancello. Il fruttivendolo Vincenzo Castagna, arrestato con ordinanza in carcere mercoledì scorso sembra essere uno dei personaggi chiave dell’inchiesta, dove sono coinvolte anche la moglie Jerica Stellato, per lei è stata applicata la misura dell’obbligo di firma e la madre, Anna Ardolino, indagata a piede libero.

Dieci gli episodi di cessione di droga a lui ascritti, alcuni anche importanti, con quantitativi di rilievo.

Castagna aveva rapporti anche con il ras Salvatore D’Albenzio, capozona dei Belforte, attualmente detenuto dopo maxi condanna e allora libero. Ci sono diverse intercettazioni con lui e con la mondragonese Valeria Russo, indagata a piede libero.

Il fruttivendolo maddalonese rifornisce anche Gennaro Morgillo, che era a caccia sempre di nuove forniture, per via dell’ingente richiesta e di problemi precedenti con altri del settore.

Questo avviene il 4, il 7 e il 12 settembre del 2018.

Poi ci sono i fatti di Orte del 12 settembre 2018 in provincia di Viterbo, qui Castagna cede a Nunzio Piscitelli e ad un altro 100 grammi di cocaina e un chilo di hashish.

Poi ad inizio ottobre del 2018 un’altra maxi fornitura di cocaina, ben 105 grammi a due soggetti tra Mondragone e Maddaloni.

Infine a suo carico c’è un sequestro recente, dell’aprile 2021 di cocaina, sei confezioni termosaldate del peso ognuna di 2,43 grammi.