SAN FELICE A CANCELLO. Udienza cruciale questa mattina nel processo in corso a Santa Maria Capua Vetere e che vede tra gli imputati l’ex sindaco sanfeliciano Pasquale De Lucia. E’ stato ascoltato infatti Nicola Schiavone, ex boss, ora collaboratore di giustizia.
Il primogenito di Sandokan si è soffermato sui rapporti tra l’ufficio tecnico del Comune sanfeliciano e le ditte di Casapesenna che all’epoca facevano incetta di appalti sul territorio. Si trattava di imprenditori vicini al gruppo di Michele Zagaria e quei lavori avrebbero sancito di fatto un’intesa in una “zona grigia” dove convergevano gli interessi di clan, politica e imprenditoria.
Ad esaminare Schiavone in questa giornata la pubblica accusa, mentre nella prossima udienza fissata per il 21 ottobre saranno gli avvocati difensori (tra i quali Rosario Avenia, Raffaele Gaetano Crisileo e Vittorio Giaquinto) a controesaminare l’ex capo dell’ala Schiavone dei Casalesi.
Il primogenito dello storico capoclan è stato ammesso come testimone al processo, così come è stata accolta la richiesta per la contestazione di concorso esterno in associazione camorristica. Una scelta puramente tecnica visto che Schiavone aveva cominciato a collaborare con la giustizia dopo il deposito della lista dei testi del pm e quindi non poteva comparire come teste. Dopo Schiavone sarà esaminato (pure lui in videocollegamento) Pasquale De Lucia, attualmente detenuto a Terni.