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Clan investe nei supermercati, il ruolo delle sorelle del boss

 

CASAPESENNA. Le sorelle del boss e gli investimenti del clan nei supermercati. Sono questi due aspetti sui quali si è soffermata l’attenzione della Dia nell’ultima relazione semestrale in riferimento alla famiglia Zagaria.

“Le più recenti acquisizioni investigative stanno peraltro evidenziando come il gruppo criminale sia anche orientato a investire maggiormente nel comparto della grande distribuzione alimentare. Ciò è stato da ultimo confermato dall’importante indagine “Scettro” conclusa da Carabinieri e Polizia Penitenziaria all’inizio del 2021 nel cui ambito ha trovato ulteriore riscontro anche il ruolo svolto dalla componente femminile del clan nelle attività contabili per conto della famiglia.

Emergono in primo luogo le due sorelle del capoclan ZAGARIA entrambe portavoce del boss detenuto in regime differenziato. Proprio la valutazione del coinvolgimento a un elevato livello è alla base dell’inasprimento della misura cautelare disposta a carico di una delle due poi scarcerata il 14 ottobre 2020 per fine pena in relazione ad un altro procedimento. Nei confronti dell’altra sorella il 15 gennaio 2021 a seguito di pronuncia della Corte di Cassazione, è divenuta definitiva la condanna a 3 anni di reclusione per ricettazione. Peraltro, avendo già scontato la pena, la donna era stata già scarcerata l’11 dicembre 2020.

Per quanto concerne l’aggressione ai patrimoni illeciti, risulta d’interesse la confisca eseguita dalla DIA il 22 luglio 2020 di parte del patrimonio societario e finanziario riconducibile a un imprenditore edile aversano ritenuto colluso con il clan dei CASALESI fazione ZAGARIA. I legami con il clan risalenti nel tempo e confermati anche da diversi collaboratori di giustizia erano emersi dai riscontri investigati di alcune importanti inchieste del passato in cui l’imprenditore era risultato coinvolto così come quella relativa all’importazione di armi dalla ex Jugoslavia un business che ha visto i CASALESI in prima fila dalla metà degli anni Novanta.”