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Consiglio salva sindaco tra urla e sospensioni, Comune assente al processo: “Come Berlusconi”

 

MARCIANISE. E’ stato un consiglio teso e questo ormai non fa nemmeno più notizia. Tra urla, sospensioni e la solita bagarre il civico consesso di Marcianise ha bocciato la mozione dell’opposizione negando di fatto la costituzione parte civile del Comune nel processo che vede imputato il primo cittadino Antonello Velardi, sul quale pende una richiesta di rinvio a giudizio per la vicende delle firme false per i permessi all’epoca nella sua doppia veste di sindaco e caporedattore de “Il Mattino”.

A chiedere che il Comune si costituisse in quanto parte lesa i consiglieri di minoranza Dario Abbate, Alessandro Tartaglione, Paola Foglia, Anna Arecchia, Pinuccio Moretta ed Antonio Tartaglione. A notte fonda dopo una sospensione e uno scambio di frecciate tra Abbate e la presidente dell’Assise Angela Letizia il Consiglio ha bocciato la mozione con 12 contrari, 7 favorevoli e un astenuto.

Molto duro l’intervento di Abbate che ha paragonato Velardi a Berlusconi per la gestione delle vicende processuali.

L’indagine e il processo

Il procedimento coinvolge il sindaco Antonello Velardi e l’ex segretario comunale Onofrio Tartaglione. Nell’udienza della scorsa settimana il giudice ha disposto il rinvio al 2 dicembre per permettere la costituzione della parte offesa (il Comune di Marcianise) che non può essere rappresentato dal sindaco, in quanto imputato. Ora dovrà essere nominato un procuratore speciale per seguire la vicenda per conto dell’Ente. Sul primo cittadino pende la richiesta di rinvio a giudizio della Procura per le ipotesi di reato di falso ideologico e materiale finalizzati alla truffa in seguita alla denuncia del consigliere comunale Dario Abbate.

La vicenda è quella delle presunte presenze false in Comune che avrebbero consentito al sindaco di ottenere permessi retribuiti da “Il Mattino”, dove ha lavorato fino a novembre. A commettere materialmente l’azione – falsificando le presenze – sarebbe stato proprio l’ex segretario comunale Onofrio Tartaglione: sono 36 gli episodi sotto la lente della Procura.

 

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