E’ realtà il cosiddetto ‘stralcio’ delle cartelle fiscali che non siano ancora state riscosse o contestate dall’Agenzia delle Entrate. La data è fissata per il 31 ottobre 2021: tutti i debiti con un importo residuo non superiore a 5.000 euro saranno automaticamente azzerati.
I debiti che potranno beneficiare dello stralcio sono quelli per cui si era prevista la riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre del 2010. La cifra massima di 5.000 euro va calcolata includendo il capitale, le sanzioni e gli interessi maturati a causa dell’iscrizione ritardata.
Il Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, il 19 marzo scorso, aveva infatti approvato il Decreto sostegni nel quale era prevista questa particolare tipologia di condono fiscale, il quale interessa anche i debiti presi in oggetto con la ‘Rottamazione-ter’, la ‘Riapertura dei termini’ e il ‘Saldo e stralcio’.
Sarà la stessa Agenzia delle Entrate ad accertare, attraverso i dovuti controlli, che i richiedenti siano in possesso dei requisiti necessari. Il contribuente, successivamente, potrà controllare che i debiti siano stati annullati attraverso le modalità indicate dall’agente della riscossione.
E’ bene sottolineare, comunque, che, come stabilito dalla circolare firmata dal presidente dell’Agenzia delle Entrate, potranno usufruire dello stralcio soltanto i contribuenti con un reddito non superiore a 30.000 euro nell’anno di imposta del 2019.
Per le persone fisiche saranno dunque prese in considerazione le dichiarazioni del 730, le Certificazioni uniche 2020 e i Redditi PF risultanti dal database dell’Agenzia al 14 luglio del 2021. Per le società, invece, si farà riferimento ai modelli per la dichiarazione delle Società di persone, Redditi società e capitali ed Enti non commerciali.