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Puc, CBC bacchetta piano: “Dimenticate esigenze e storia della nostra comunità”

 

 

CAIAZZO.  Il gruppo consiliare Caiazzo Bene Comune ha provveduto, nei giorni scorsi, a presentare le osservazioni al preliminare del Piano Urbanistico Comunale, approvato lo scorso mese di giugno dal Consiglio comunale.

 

“Ci siamo concentrati su alcuni casi che riteniamo sintomatici della poca attenzione di questo PUC alle caratteristiche tipiche del nostro territorio, alla nostra storia antica e recente e alle esigenze della comunità caiatina. Questo PUC prevede una vastissima area produttiva/turistica nella zona di Cameralunga che si estende fino all’edificio scolastico. Riteniamo che tale area sia naturalmente vocata all’attività agricola e che, quindi, debba essere riclassificata come zona agricola. La misura prevista dal PUC risulta secondo noi poco coerente con i criteri di difesa del suolo e valorizzazione del territorio a cui il Piano dovrebbe ispirarsi”, è il primo rilievo mosso dai consiglieri Marilena Mone, Mauro Carmine Della Rocca e Andrea Costantino.

 

“Siamo poi intervenuti sulla definizione dei confini del Centro Storico chiedendo che si facesse riferimento al solo centro più antico.

Abbiamo chiesto la tutela del complesso dei Cappuccini che, seppur indicato dallo stesso PUC come area Tutelata ai sensi del d.lgs 42/2004, viene classificato in zona residenziale B1. Inoltre, abbiamo chiesto una maggiore chiarezza degli elaborati relativamente alla rappresentazione della fascia di rispetto cimiteriale.

Gli elaborati, infatti, sembrano operare una classificazione di zona anche su aree ricadenti all’interno della fascia. Riteniamo che il PUC abbia lo scopo anche di fare chiarezza rispetto ai vincoli presenti, al fine, soprattutto, di non generare confusione circa le potenzialità delle varie aree”, fa notare ancora la minoranza che, poi, si sofferma sulla portata generale del piano:

 

“Continuiamo a pensare che il PUC adottato non contenga un’idea chiara rispetto al futuro della nostra Città e che questo sia un aspetto non superabile attraverso le osservazioni.

Purtroppo questo PUC è stato considerato fin dall’inizio solo come un insieme di elaborati tecnici, quando, invece, avrebbe dovuto rappresentare un momento importante di confronto con i cittadini per discutere degli obiettivi e delle potenzialità del nostro territorio.

Un confronto che, come abbiamo già detto in più occasioni, doveva esserci prima della presentazione degli elaborati in Consiglio Comunale e che doveva necessariamente coinvolgere tutto il tessuto economico e sociale. In questo modo si sarebbero evitate tante osservazioni e tante polemiche.

Adesso sarà necessario valutare bene l’impatto di tante osservazioni sulla struttura complessiva del PUC per fare in modo che non si creino ulteriori effetti distorsivi sul disegno e sulle caratteristiche della Città”, concludono Mone, Della Rocca e Costantino.