SANTA MARIA CAPUA VETERE. «In questi due anni di emergenza pandemica, la scuola e i nostri ragazzi hanno subito conseguenze pesantissime. Per la ripresa delle lezioni, auguro ai giovani sammaritani, ai docenti e a tutto il personale un anno scolastico “normale”, durante il quale possano riprendere il loro percorso di apprendimento, di socialità, di insegnamento».
È quanto dichiara Raffaele Aveta, candidato sindaco a Santa Maria Capua Vetere, che così continua: «L’augurio è anche che trovino strutture non solo adeguate alla situazione di emergenza, ma anche all’altezza dei tempi moderni; l’augurio è che non rientrino nelle stesse identiche aule lasciate, in alcuni casi, quasi due anni fa».
Il candidato sindaco – sostenuto da Movimento 5 Stelle, Europa Verde e liste civiche – pone grande attenzione al tema dell’istruzione e delle politiche giovanili.
«La nostra città – afferma – non ha asili nido pubblici, ha strutture scolastiche in alcuni casi più che vetuste, con classi-pollaio che non sono idonee, con palestre inagibili (come nel caso dell’istituto Perla, dove la palestra è occupata, da più di un anno, dai banchetti dismessi). L’auspicio di tutti è che gli istituti scolastici possano finalmente avere le attenzioni che meritano, per diventare luogo di promozione della cultura, luogo di socialità anche al di fuori dell’orario scolastico, luogo di sport. Il nostro programma, così come suggerito del resto dalle linee guida del “recovery fund”, punta sulla riqualificazione degli edifici scolastici (sia dal punto di vista strutturale che energetico), sull’innovazione tecnologica (con dotazioni adeguate ai tempi di oggi, laboratori, didattica digitale, connessione di rete efficiente), sulla realizzazione di mense per favorire il tempo pieno. Per questi interventi sarà necessario mettere in campo una seria progettazione, in grado di intercettare i fondi messi a disposizione dal governo con il Pnrr».
«La scuola – conclude Aveta – deve essere una priorità per qualsiasi amministratore pubblico, specialmente al Sud, dove scontiamo un gap pesante rispetto al Centro-Nord. A Santa Maria Capua Vetere c’è bisogno di garantire ai giovani opportunità di crescita sana. Negli ultimi due anni, anche a causa della pandemia, abbiamo assistito all’aumento esponenziale di fenomeni di devianza e del consumo di sostanze stupefacenti e alcolici tra gli adolescenti. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questa emergenza. E la scuola, con la famiglia, è la prima e più efficace risposta».