RECALE/CAPODRISE. Lei era una escort un po’ avanti con gli anni, ma ancora piacente. Una 53enne di Recale che adesso in casa dovrà rimanere non per ricevere le visite dei clienti, ma quelle dei carabinieri che controlleranno il rispetto della misura notificata ieri.
Lui, l’amico di Capodrise, si prestava al gioco, riprendendo tutto. Ci sono almeno una decina di file “scottanti” nelle mani dei carabinieri che ieri hanno arrestato la milf recalese e l’amico capodrisano dando esecuzione nei loro confronti ad un’ordinanza cautelare applicativa delle misure coercitive degli arresti domiciliari ed all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (nei confronti di una terza persona), emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Sono accusati di estorsione in concorso nei confronti dei clienti della escort, insospettabili amanti del proibito e residenti tra Marcianise, Caserta, San Nicola la Strada, Grazzanise e Vitulazio. I fatti si sono svolti a Recale dove c’era l’alcova.
L’inchiesta ha consentito di accertare una seriale dinamica estorsiva, consistita nel documentare fotograficamente e mediante fono-registrazione incontri di natura sessuale, a pagamento, tenuti dalla recalese con alcuni clienti, persone poi ricattate per trarre profitto economico, dietro la minaccia di divulgare il materiale fotografico ed i files audio relativi alle relative prestazioni sessuali.