Il tallero d’Eritrea è stata la prima moneta coloniale italiana, emessa a seguito dell’annessione dell’Eritrea nel 1890.
La storia della “Colonia primogenita”, come fu ribattezzata l’Eritrea italiana, ebbe inizio nel 1882 con l’acquisto della Baia d’Assab, sul Mar Rosso, avvenuto dopo una lunga controversia con il governo egiziano, che ne rivendicava il possesso. Nel 1885, l’Italia conquista l’importante città di Massaua e, nonostante la dura sconfitta subita nella battaglia di Dogali (1887), riesce a conquistare Asmara nel 1889. Nel 1890 l’Eritrea diviene ufficialmente una colonia italiana.
L’incarico di coniare la nuova moneta eritrea spettò alle zecche di Roma e di Milano. Il tallero d’Eritrea è una moneta d’argento dal peso di oltre 28 g. Al dritto, presenta il semibusto incoronato di re Umberto I e, lungo il bordo, la dicitura “Umberto I re d’Italia” e l’anno. Al rovescio troviamo l’aquila sabauda anch’essa incoronata, che ghermisce uno scettro e un bastone con collare dell’Annunziata. Ai lati dell’aquila, il valore della moneta in italiano, in amarico e in arabo e lungo i bordi le scritte “Colonia Eritrea” e “Tallero”.
Nel 1893 la colonia d’Eritrea si trovava ad affrontare una crisi potenzialmente devastante: il negus d’Etiopia Menelik II, infatti, denunciò il trattato di Uccialli, stipulato per redimere le controversie tra il suo impero e il Regno d’Italia. Questo, tuttavia, non fermò l’avanzata delle truppe italiane, che conquistarono nuovi territori, scontrandosi con gli etiopi nella battaglia dell’Amba Alagi (1895) e nella battaglia di Adua (1896), la più dura e traumatica sconfitta subita dagli italiani in ambito coloniale. Il trattato di pace di Addis Abeba, che annullava il trattato di Uccialli, riportò infine la pace tra i due Stati.
La fine della colonia d’Eritrea fu decretata dalla battaglia di Cheren, combattuta contro gli inglesi nel 1941, i quali conquistarono il territorio che nel 1949 divenne protettorato britannico fino all’indipendenza.
La storia del tallero d’Eritrea, tuttavia, finisce molto prima: la moneta, infatti, cessò di circolare nel 1921 e fu definitivamente sostituita dalla lira dell’Africa Orientale Italiana nel 1936.
Oggi, sul mercato numismatico, un tallero d’Eritrea può valere anche 3.000,00 euro.