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Camorra, Terra dei Fuochi, migranti, sicurezza: il piano Lamorgese per Caserta

 

CASERTA. Dalla camorra silente ma sempre “capace di infiltrarsi nell’economia, specie in questo periodo di pandemia” agli annosi problemi che “necessitano di soluzioni” della Terra dei Fuochi e di Castel Volturno, dove sono almeno 15mila gli immigrati irregolari, migliaia di seconda-terza generazione. Sono i punti più importanti toccati questa mattina nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenuto alla prefettura di Caserta dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

 

Presenti il Capo della Polizia Lamberto Giannini, i Procuratori della Repubblica di Napoli (Gianni Melillo), Napoli Nord (Carmine Renzulli) e Santa Maria Capua Vetere (Maria Antonietta Troncone), i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, il sindaco di Caserta Carlo Marino e il presidente della Provincia Giorgio Magliocca; a fare gli onori di casa il prefetto Raffaele Ruberto e il Questore di Caserta Antonio Borrelli. Nella relazione tenuta dopo il Comitato, la Lamorgese ha spiegato che nel Casertano, nel 2021, il numero di reati è calato del 13% rispetto al 2019, mentre è aumentato rispetto allo scorso anno, quando però molte attività, comprese quelle criminali, sono state ferme. “Sono aumentati quest’anno i furti in abitazione e quelli di identità digitali, e ciò per il ricorso allo smart-working”.

 

Altra nota dolente è il bassissimo numero di denunce di episodi di usura, fenomeno molto grave e radicato nel Casertano. La Lamorgese ha lamentato la “scarsa presenza in questo campo del mondo dell’associazionismo, che può e deve fare di più. Bisogna far capire che non c’è libertà senza legalità” ha concluso.

Litorale sotto la lente

 

“Castel Volturno è il simbolo di una cattiva gestione di problemi molto grandi. Lì abbiamo 35mila immigrati, di cui almeno 15mila non regolari. Per questi ultimi si può riflettere su eventuali rimpatri, ma è ovvio che non si tratta di persone arrivate da poco; sono migliaia infatti i migranti di seconda e terza generazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciano Lamorgese rispondendo, alla prefettura di Caserta, alle domande dei cronisti sulla annosa situazione di Castel Volturno.

 

“Ho chiesto al prefetto – ha aggiunto la Lamorgese – di avere un elenco delle nazionalità presenti a Castel Volturno, per riflettere, anche con il Capo della Polizia, su eventuali rimpatri. Ci sono infatti tantissimi immigrati con il foglio di via, che non si possono rimpatriare perché non ci sono accordi con i paesi di provenienza. Ovviamente possiamo fare i rimpatri per motivi di sicurezza; l’anno scorso a Castel Volturno ne abbiamo fatti undici, quest’anno siamo allo stesso numero ma in sette mesi. Quella di Castel Volturno è una situazione che merita grande attenzione. Siamo venuti a Caserta per capire”.