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Reati commessi da ignoti: lo Stato paga i danni

Reati commessi da ignoti: lo Stato paga i danni.

Il Tribunale di Roma ha condannato la Presidenza del Consiglio dei Ministri, difesa dalla Avvocatura Generale dello Stato, per il mancato risarcimento dei danni per il non corretto recepimento nazionale della direttiva n. 2004/80/CE relativa ai reati violenti internazionali.
Il Collegio difensivo, composto dagli Avv.ti Carmine Di Monaco e Raffaele Delle Curti, aveva richiesto il risarcimento dei danni per una cittadina di Marcianise che nel Febbraio del 2016, mentre rientrava nella propria abitazione, subiva una rapina ad opera di ignoti.
In particolare i difensori sostenevano che lo Stato italiano recepiva le prescrizioni della Direttiva Europea in modo errato, incompleto e frammentario sia con il d. lgs. 9.11.2007, n. 204 che con la Legge 122/2016, consentendo, di fatto, l’accesso all’indennizzo solo nelle situazioni transfrontaliere (un cittadino italiano che subiva un reato fuori dal territorio nazionale) e solo per alcuni reati, laddove invece il legislatore europeo non aveva introdotto discriminazioni, sotto questi aspetti.
La Sentenza del Tribunale di Roma ha rigettato le ragioni di contestazione dell’Avvocatura Generale dello Stato, relativamente ai fatti accaduti nel 2016, sulla base dei principi europei.
Nel caso di specie è stata accertata la responsabilità dello Stato-legislatore (nella persona della Presidenza del Consiglio dei Ministri) per l’inadeguata ottemperanza della direttiva in tema di indennizzo alle vittime dei reati intenzionali violenti non in linea con la normativa comunitaria.
Nella sentenza si legge “In effetti, la direttiva non opera alcun distinguo in ordine alla tipologia di danno indennizzabile a carico degli Stati membri, in presenza di un delitto intenzionale e violento, sicché l’avere escluso, per alcuni delitti (sia pure teoricamente meno gravi), proprio l’indennizzabilità dei danni alla persona, ancorché essi siano sovente più rilevanti di quelli schiettamente patrimoniali, e siano ordinariamente conseguenti ai delitti intenzionali violenti, risulta contrario alla ratio e finanche alla lettera ed agli obiettivi della norma euro-unitaria”.