San Felice a Cancello. Uno dei primissimi episodi analizzati e la avventurosa fornitura di droga al ras di Airola, Francesco Buono, già coinvolto lo scorso anno nel blitz del clan Pagnozzi.
Siamo al 19 giugno 2019 e a parlare ci sono Alessio Biondillo, Francesco Buono e l’immancabile Di Caprio Andrea.
Si stava formalizzando la cospicua fornitura (250 grammi di cocaina) ma esce fuori il nome del ras Domenico Nuzzo Piscitelli, alias Mimmariello (non indagato), non coinvolto in questa operazione.
Si sente nell’ambientale: “Parlano dei Pagnozzi poi fanno riferimento ad una persona che è stata portata alla caserma di Castello di Cisterna. Questa persona è Mimmariello. Proseguendo nel discorso Alessio riferisce che Nuzzo Piscitelli ieri sarebbe andato da Luca Affinita a dirgli che aveva intenzione di allontanarsi ma prima voleva parlare con Alessio perché: “è cose non stann bone”.
Uno dei soggetti presenti probabilmente di nome Giuseppe dice che chiederà a Mimmariello che cosa è successo anche se è un po’ titubante. Allora Alessio gli dice che non deve avere remore visto che sta cercando un contatto con lui.
Alla fine si ritorna a parlare per un po’ di questa fornitura al referente di Airola, Buono ma qualcosa va storto, il corriere del ras caudino non si presenta all’appuntamento e così la droga resta sul groppone a Di Caprio ed Alessio che devono ricorrere alle sapienti mani di Luca Affinita per conservarla.
Succede davvero un mezzo casino e più volte Alessio Biondillo va su tutte le furie, preoccupato per un controllo delle forze dell’ordine che avrebbero potuto sequestrare la merce
Nell’ambito di questa vicenda viene fuori anche la figura del meccanico Salvatore Napolitano, su cui torneremo nelle prossime ore.