San Felice a Cancello. Quella sgominata ieri dai carabinieri della Compagnia di Maddaloni poteva essere definita con pieno merito una batteria di uomini d’oro dello spaccio.
Dalle oltre quattrocento pagine dell’ordinanza di custodia cautelare notificata dai militari emergono spaccati di un gruppo solido in grado di sborsare migliaia di euro per un carico di droga e di richiederne subito un altro da piazzare.
I dialoghi
Diverse le conversazioni intercettate soprattutto a carico di Francesco Buono detto “Ciccio” che coordina i sodali per la consegna di stupefacente e i ricavi della vendita con diversi collaboratori.
In un’intercettazione ad esempio si fa riferimento al pagamento di un precedente carico da 4mila euro e si prendono accordi per la consegna di altri 250 grammi di droghi.
Le vendite vanno bene e così acquistano ulteriore roba per i clienti della Valle di Suessola e non solo. Nonostante i lauti guadagni però il gruppo non disdegna di effettuare anche cessioni a singoli consumatori. Secondo la ricostruzione della Procura alcuni degli indagati, tra i quali Clemente Pelaggi, Rino Gagliardi, Mirko Piscitelli, Nicola Salvatore, Francesco Buono e Clemente Saccavino, immetono sul mercato al dettaglio la droga acquistata.
Come ricostruisce il gip il venditore al dettaglio è consapevole di poter organizzare in maniera stabile il suo gruppo di spaccio perchè può contare su disponibilità di stupefacente potenzialmente illimitata e comunque ad alimentare il giro di affari mentre il fornitore all’ingrosso si assicura così il necessario canale di sfogo a valle dei quantitativi da lui procuratori con la realizzazione dei profitti sperati.