SANTA MARIA CAPUA VETERE. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo sulla pubblicazione di alcuni video sulle violenze avvenute nel carcere casertano il 6 aprile 2020. In questa fase, le indagini preliminari, gli atti del pm e della polizia giudiziaria sono coperti da segreto.
La rabbia della Penitenziaria
Continuano a circolare i video sui fatti del 6 aprile 2020 a Santa Maria Capua Vetere, diffusi da media nazionali e locali, sebbene trattasi di materiale acquisito durante la fase di indagini, ancora in corso. Con altrettanto sgomento abbiamo preso atto che certi quotidiani locali hanno pubblicato i nomi e le relative fotografie in uniforme degli indagati in barba al principio di non colpevolezza ed alle norme di tutela della privacy”. Lo sottolineano, in una nota, Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente e segretario regionale dell’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp).
“Nel ribadire la nostra piena fiducia nell’operato della magistratura rispetto ai fatti accaduti – continuano – non possiamo esimerci dal chiedere di accertare quali siano stati i canali di divulgazione di detto materiale. Dobbiamo, inoltre, sottolineare che quotidianamente la Polizia Penitenziaria lavora con professionalità e zelo per l’ assolvimento dei propri compiti istituzionali e la gogna mediatica di questi giorni, che spesso assume anche aspetti di propaganda politica, non può che danneggiare non solo il Corpo di Polizia Penitenziaria ma tutte le Istituzioni, e chi le rappresenta nell’esercizio delle proprie funzioni con decoro, serietà e senso di responsabilità”, concludono I due sindacalisti.
IL VIDEO