Skip to main content

Camorra dei Quaqquaroni, 21 col fiato sospeso: sentenza dopo l’estate

 

MARCIANISE. Slitta a dopo la pausa estiva la sentenza per il processo al clan Piccolo-Letizia: in attesa ci sono 21 imputati che rischiano in totale quasi tre secoli di carcere.

Nelle ultime udienze sono infatti andate avanti le arringhe dei legali (tra i quali gli avvocati Giuseppe Foglia, Andrea Piccolo, Angelo Raucci, Mariano Omarto e Massimo Trigari) dopo la requisitoria del procuratore generale che ha invocato la conferma delle condanne inflitte in primo grado. La Corte di Appello ha già calendarizzato le udienze con l’ultimo atto a settembre quando verrà emesso il verdetto di secondo grado.

L’indagine

 

Le indagini della Dda si sono focalizzate sul clan Piccolo-Letizia e dell’analogo sodalizio denominato clan Perreca, ad esso federato, entrambi operativi sui territori di Caserta, Marcianise, Recale e aree contigue, dagli anni ‘90 ad oggi, in aperta e armata contrapposizione con il clan Belforte.

Sotto la lente dell’Antimafia il controllo delle attività economiche, il rilascio di appalti e servizi pubblici, il rilascio di concessioni e autorizzazioni amministrative, l’illecito condizionamento del diritto di voto, il reinvestimento speculativo in attività imprenditoriali, immobiliari e finanziarie, l’affermazione del controllo egemonico sul territorio, anche attraverso la contrapposizione armata con organizzazioni criminose rivali.

L’indagine fotografa la contrapposizione dei clan rivali sul territorio e la lunga scia di sangue che ne è conseguita nel ventennio dal 1990 al 2009 ed il successivo mutamento di strategia dei clan col passaggio dalla fase ‘armata’ a quella silente e virulenta dell’infiltrazione nel settore dell’imprenditoria.

Le attività investigative, incentrate sulle intercettazioni dei colloqui in carcere e sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno offerto un rilevante spaccato delle tensioni interne al clan Piccolo, soprattutto tra la componente “Piccolo” e quella “Letizia”, negli anni successivi al 2005, allorquando, le numerose operazioni di P.G. e il proliferare di collaboratori di giustizia nelle fila del clan Belforte segnavano il progressivo indebolimento di tale sodalizio e la progressiva ripresa delle attività del clan dei Quaqquaroni, nell’ambito del quale iniziavano frizioni tra le due fazioni, per contendersi il ruolo di leader.

I 21 imputati condannati hanno presentato ricorso in Appello. Ecco i nomi e le pene inflitte nella sentenza di primo grado

Fabio Buanno 2 anni in continuazione per complessivi 7 anni e 4 mesi
Luigi Caterino 1 anno in continuazione per complessivi 8 anni e 7 mesi
Francesco Antonio Celeste 1 anno in continuazione per complessivi 5 anni e 6 mesi
Maria Cristiano 6 anni e 8 mesi
Pietro De Lise 2 anni in continuazione per complessivi 9 anni e 4 mesi
Andrea Letizia 20 anni in continuazione per complessivi 30 anni
Antonio Letizia 26 anni
Giuseppe Letizia 8 anni
Michele Maietta 10 anni in continuazione per complessivi 12 anni
Antonio Nacca 13 anni
Luigi Noia 10 anni e 8 mesi
Giovanni Perreca 20 anni
Giuseppe Pettrone 3 anni e 6 mesi
Achille Piccolo 20 anni
Angelo Piccolo 6 anni e 8 mesi
Palma Bellopede Piccolo 6 anni e 8 mesi
Domenico Piccolo 10 anni
Francesco Piccolo 13 anni e 4 mesi in continuazione con pena complessiva di 16 anni e 4 mesi
Pasquale Piccolo 20 anni in continuazione con pena complessiva a 27 anni e 6 mesi
Mario Russo 6 anni e 7 mesi
Vincenzo Timbone 9  anni e 6 mesi