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“Violata la privacy degli indagati”: Dap scomoda ministro dopo inchiesta choc

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE. La Ministra della Giustizia Marta Cartabia ha avuto una telefonata con il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna dopo la pubblicazione su alcune testate locali dei dati personali di tutti gli indagati per i fatti di Santa Maria Capua Vetere.

 

I vertici del Dap, Bernardo Petralia e Roberto Tartaglia, preannunciano inoltre un esposto al Garante della privacy e hanno già manifestato la propria preoccupazione per questi eccessi mediatici, in una telefonata con i Prefetti di Napoli e Caserta.

 

Quel dossier mai approfondito

“C’è un altro passaggio della risposta del Ministero della Giustizia alla mia interpellanza urgente dell’ottobre 2020 sui gravi fatti di Santa Maria Capua Vetere che merita di essere approfondito: “Orbene, con riferimento agli agenti del Corpo attinti dagli avvisi di garanzia e da decreti di perquisizione, si evidenzia che, con nota 3 luglio 2020, il locale provveditore ha trasmesso al DAP l’elenco del personale del Corpo nei confronti del quale è stata data formale comunicazione dell’avvio di procedimento penale da parte della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere”.

 

Quale valutazione fece il Dap di queste informazioni ricevute all’inizio di luglio di un anno fa e quali valutazioni continuò a fare a ottobre quando ulteriori notizie in merito all’inchiesta in corso divennero di dominio pubblico? Evidentemente i vertici del dipartimento ritennero di non disporre alcuna misura”. Lo dichiara su Facebook Riccardo Magi, deputato di Più Europa Radicali. “Chi aveva responsabilità di governo al Ministero della Giustizia all’epoca dei fatti farebbe bene a contribuire a fare chiarezza sotto il profilo politico e amministrativo – che sono distinti da quello giudiziario – anche su questo punto, anziché reagire alle legittime domande in modo tanto scomposto ora quanto omissivo e reticente allora in Parlamento”.