SANTA MARIA CAPUA VETERE. “Basta con la gogna mediatica, 14 mesi dopo i fatti le misure cautelari in mancanza del pericolo di inquinamento delle prove e del pericolo di fuga sono ingiustificate”.
Questa la difesa del segretario nazionale del Sappe Emilio Fattorello, schierato con gli striscioni del sindacato insieme con altri colleghi all’esterno del carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa del leader della Lega Matteo Salvini.
“Certo che condanno l’accaduto – dice Fattorello ai giornalisti – ma le respnsabilita penali sono personali, non si può criminalizzare 40mila operatori del settore penitenziario”. Alla domanda sul perche’ “la situazione e’ sfuggita di mano” il segretario del Sappe ha replicato: “C’erano state rivolte nei giorni precedenti. Dopo che un detenuto era risultato positivo al covid, c’erano state aggressioni a nostri colleghi”.
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