Skip to main content

Chiesta la sorveglianza speciale per il fratello del boss

 

MARCIANISE. E’ stata chiesta la sorveglianza speciale per Benito Belforte, il fratello dei boss Domenico e Salvatore Belforte. Questa mattina si è tenuta presso il tribunale di sorveglianza l’udienza per l’imprenditore ora libero dopo aver scontato la condanna.

Sono state acquisite le motivazioni della sentenza con la quale Belforte, difeso dall’avvocato Nicola Musone, è stato condannato per estorsione. Nel giugno scorso il tribunale della sorveglianza aveva disposto la scarcerazione del fratello minore dei boss Domenico e Salvatore, considerato fino a pochi anni fa estraneo alle dinamiche criminali dei suoi congiunti.

Benito Belforte è stato detenuto per circa un mese nel carcere di Larino per un residuo pena di 6 mesi e 25 giorni. Nell’aprile 2017 era stato infatti arrestato in un’inchiesta sul racket ai danni degli imprenditori taglieggiati da parte del gruppo dei Mazzacane.

In primo grado era stato condannato a 5 anni, poi in Appello ottenne la riduzione a 2 anni e 8 mesi, quasi tutti già scontati tra carcere e domiciliari. La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato e quindi per Belforte si sono aperte di nuovo le porte del carcere per l’inchiesta sulle estorsioni di Natale del 2016. La detenzione è durata però solo poche settimane. Ora per Belforte potrebbe essere decisa la sorveglianza speciale che però non andrà a inficiare sul suo status di uomo libero.