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Variante Delta, accertati i primi casi in Terra di Lavoro

 

CASERTA. Come era facilmente previdibile la variante Delta, ex indiana, arriva anche in provincia di Caserta. Sugli 83 casi attualmente sequenziati in Campania, quasi tutti in provincia di Napoli, due si riferiscono a cittadini residenti in Terra di Lavoro.

Gran parte degli infetti non ha copertura vaccinale, non essendo sottoposto alla campagna o avendo comunque fatto solo la prima dose. Circa due terzi dei positivi alla variante Delta scovati in Campania hanno tra i 18 e i 50 e sono quindi tra le fasce d’età non immunizzate.

La seconda dose protegge fino al 90%

“Lo stiamo addomesticando, ho l’impressione che si stia adattando a convivere con noi. Sembra più simile ai virus dell’influenza che non al virus pandemico conosciuto all’inizio del 2020”. A dirlo, parlando del Covid, Sergio Abrignani, immunologo e componente del Comitato tecnico-scientifico, in un’intervista al Corriere della Sera. “La buona notizia è che i vaccini funzionano contro la variante Delta. Oltre che gli studi sperimentali lo confermano i dati della Gran Bretagna – spiega -. Da poche centinaia di nuove infezioni in media al giorno, sono diventati 18mila. Eppure le vittime sono “soltanto” 20, e dico soltanto con grande rispetto per loro. Pochi anche i ricoverati in terapia intensiva, proprio perché gran parte della popolazione è immunizzata”.

 

La cattiva notizia è che “la variante Delta (ex indiana) si sta diffondendo molto rapidamente e in poco tempo ha scalzato la variante Alfa (ex inglese). Succederà anche in Italia”. Per Abrignani, “se ci faremo trovare vaccinati, la variante avrà un impatto modesto sul piano dei decessi e dei casi di malattia grave”. “Una sola dose” di vaccino “protegge al 70% dalla variante Alfa mentre contro la Delta funziona al 20-30%. Con due dosi si è protetti al 85-90% dalla Delta e oltre il 95 dall’Alfa” sottolinea.