CASERTA. Giro di vite imposto dal ministro, oggi in visita a Caserta, per arginare il fenomeno della mozzarella “pezzotta”.
“Sul tema della contraffazione il ministero si sta muovendo su più fronti attraverso i controlli e l’Ispettorato, quindi da un lato implementando i controlli con strumenti innovativi, e dall’altro anche attraverso l’appropriazione dei marchi affinché il produttore si senta garantito”. È quanto ha affermato il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli intervenuto a Caserta ai 40 anni del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana dop.
“Ci sono due elementi da sottolineare però – ha proseguito Patuanelli – ovvero che c’è chi fa proprio il falso, e commette il reato, e ‘l’italian sounding’: entrambi sono storture del mercato, però l’italian sounding, pur nella sua negatività, ci dice quanta voglia d’Italia ci sia nel resto del mondo”.
Si punta sull’innovazione
“Fondamentale per il futuro della filiera alimentare è l’innovazione, ci credevo prima quando ero ministro per lo Sviluppo Economico, e abbiamo varato il piano industriale 4.0, e a maggior ragione ci credo adesso che mi occupo di agricoltura”.
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli intervenuto alla Reggia di Caserta per il convegno organizzato per i 40 anni del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana dop.
“L’innovazione – ha aggiunto Patuanelli – è l’unica possibilità che abbiamo per coniugare tradizione, eccellenza, ambiente e futuro della produzione del cibo. Tra 30 anni avremo sempre meno terra a disposizione, e quindi dobbiamo innovare per continuare a realizzare prodotti e per garantire l’esistenza delle nostre eccellenze”. Patuanelli ha risposto poi ad una domanda dei cronisti sui contratti di filiera. “Questi contratti – ha sottolineato – rappresentano un obbligo perché soltanto attraverso il monitoraggio delle filiere, teniamo dentro le esigenze dei produttori, dei trasformatori e dei distributori”.