CASERTA. Svolta nell’inchiesta sul Consorzio Unico di Bacino: cade l’accusa di peculato per 33 indagati. La prescrizione salva diversi nomi noti della politica di Terra di Lavoro dalle ipotesi di reato formulate dalla Procura.
Il giudice Caparco, accogliendo l’istanza dei difensori, ha dichiarato l’intervenuta prescrizione in riferimento all’accusa di peculato in abuso d’ufficio per Francesco Caprio, 54 anni nato ad Aversa residente a Caserta; Enrico Fabozzi, 71 anni ex sindaco di Villa Literno; Giuseppe Venditto, 68 anni di Caserta; Giuseppe Lagnena, 45 anni di Casagiove; Francesco Goglia, 63 anni di Casal di Principe; Mario Pirozzi, 51 anni di San Cipriano d’Aversa; Luigi Caprio, 53 anni di Casal di Principe; Mario Santilli, 60 anni di Caserta; Gianluca Natale, 41 anni di Santa Maria Capua Vetere; Giovanna Scialdone, 45 anni di Caserta; Angelo Grillo, 71 anni di Marcianise; Giovanni Cavallero, 66 anni di Caserta; Michela Pontillo, 35 anni di Capodrise; Alessio Pannone, 35 anni di Casagiove; Antonio Ianneo, 69 anni di Maddaloni; Gennaro Ianneo, 40 anni di Maddaloni; Michelangelo De Rosa, 56 anni di San Nicola la Strada; Giovanna Scialla, 44 anni di San Nicola la Strada; Anna Maria Del Vecchio, 55 anni di San Potito; Angelina Zeoli, 54 anni di Mondragone; Giuseppe Cicala, 61 anni di Capodrise; Ciro Di Perna, 52 anni San Giorgio a Cremano; Alessandro Fiorello, 62 anni di Caserta; Antonio Caparco, 73 anni di Calvi Risorta; Sergio Santillo, 58 anni di Calvi Risorta; Ciro Romano, 59 anni di Cercola, Luciano Sorbo, 44 anni di Casapulla; Viviana Barbizi, 56 anni di Offida; Antonio Cositore, 68 anni di Afragola; Antonio Limatola, 68 anni di Caserta; Isidoro Orabona, 74 anni di Aversa; Nicola Arrichiello, 32 anni; Francesco Cundari, 75 anni di Caserta.
Restano a processo appena 4 imputati.