AGGIORNAMENTO 21 giugno. Sono stati liberati dopo l’arresto di sabato e hanno solo l’obbligo di firma. Si tratta dei due albanesi che hanno seminato il panico lo scorso week end. Hanno solo l’obbligo di firma adesso, sono difesi dall’avvocato Francesco D’Atri.
Si tratta di Leka Besmir classe 1995 di Trentola e Gezim Turshilla classe 1987 residente ad Aversa.
Furono beccati dopo inseguimento tra Teverola, Aversa e Trentola.
Non solo gli trovarono i dispositivi luminosi tipo forze di polizia ma tantissimi arnesi da scasso, una lista lunghissima: 2 chiavi a pappagallo, 1 coltello, una pinza, 3 cacciaviti e 5 chiavi inglesi.
IL PRIMO LANCIO
Teverola. In Teverola i carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto 2 cittadini albanesi, un 26enne ed un 34enne, per possesso di segni e distintivi contraffatti.
I due, in Italia senza fissa dimora, sono stati fermati mentre percorrevano le vie di quel centro cittadino a bordo di un’autovettura Mercedes modello 190, con targa albanese, su cui erano stati installati dispositivi bitonali e luminosi di colore blu (questi ultimi posti in corrispondenza della targa anteriore) simili a quelli usati dalle Forze di polizia.
L’autovettura è stata sottoposta a sequestro penale. Gli arrestati verranno giudicati con rito direttissimo.