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Falsi certificati per la madre detenuta, stangata per il figlio del boss

 

MARCIANISE. Stangata per il figlio del boss Domenico Belforte. La Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso presentato dalla difesa di Camillo Belforte, primogenito del capoclan dei Mazzacane. Belforte junior chiedeva di poter ottenere la continuazione tra due condanne definitive per associazione per delinquere e falso.

Quest’ultima accusa era relativa all’inchiesta sui falsi certificati medici in favore della madre, Maria Buttone. La difesa aveva puntato sul collegamento nella commissione dei due reati relativo all’appartenenza al clan. La Suprema Corte ha però dichiarato il ricorso inammissibile.

Attraverso un medico compiacente Belforte junior ha provato a far attestare alla madre patologie inesistenti o enfatizzando patologie esistenti al fine di fargli ottenere, in sede giudiziaria, benefici detentivi.

IL BELFORTE Camillo ed il DIMAIO Giuseppe dovranno espiare la pena della reclusione di anni 5 mentre ALLEGRETTA Carmela quella di anni 4, mesi 6 e giorni 27.