Uno dei grandi interpreti della comicità napoletana, del cinema e della televisione, ci lasciava 27 anni fa lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di tutti quelli che lo hanno conosciuto personalmente e attraverso lo schermo, oggi il Napoli e non solo ricorda il suo grande amico “Massimo Troisi. “Sono passati ben 27 anni dalla sua scomparsa da quel tristissimo 4 Giugno 1994, eppure non esiste un giorno in cui il suo ricordo si affievolisce. Massimo Troisi è stato attore, poeta, regista amato, stimato seguito da tutti. Una persona di famiglia che ancora oggi, continua ad essere amato dal pubblico e dalla critica. Il suo era un modo di fare geniale, espressioni spontanee e naturali come lo era il suo innato talento, sempre gentile, garbato e riservato, la fama e le acclamazioni crescevano grazie al grande schermo e al teatro, alle collaborazioni con i suoi colleghi divenuti poi grandi amici come “Lello Arena e Roberto Benigni”. Aveva 41 anni quando per colpa di quel cuore fragile ci lasciò orfani della sua risata e della sua ironia. Ma oggi il suo ricordo vive ancora in ogniuno di noi.
Massimo Trosi nacque il 19 febbraio del 1953 a San Giorgio a Cremano e morì poco dopo le riprese del film “Il Postino” a Roma il 4 giugno del 1994; Quest’ultima fu la pellicola che lo fece innamorare della splendida isola di Procida dove ancora oggi molti turisti si recano a visitare le spiagge e le stradine divenute famose grazie a lui.
Iniziò la sua attività artistica con I Saraceni ed in seguito con il mitico ed immortale gruppo “La Smorfia” insieme a Lello Arena ed Enzo Decaro. La Smorfia ebbe un’acclamazione ed un successo incredibile grazie, anche, al quale Troisi fece il suo esordio al cinema con “Ricomincio da tre”. Nel febbraio 2015, il fratello Luigi Troisi, ha fondato “A casa di Massimo Troisi” un’ associazione di cui ne è Presidente nella quale si è riprodotto un ambiente domestico simile a quello dove visse l’attore; sono qui custoditi vari oggetti e mobili, oltre ad oggetti ed arredi a lui appartenuti, libri, fotografie e tanto altro. A Casa di Massimo Troisi, che vede la vice presidenza di Maria Falbo, nasce con le seguenti finalità : Capire, Conoscere e Custodire il patrimonio artistico e umano del nostro grande attore e soprattutto grande amico: l’indimenticato e indimenticabile Massimo Troisi. Tanti furono i grandi successi e non solo cinematografici come : “O ssaje comme fa ‘o core” è una delle sue straordinarie poesie che venne poi accompagnata dalla musica di un altro immortale: “Pino Daniele” quel cuore che fece innamorare di lui Nathalie Caldonazzo.
“O ssaje comme fa ‘o core”
Tu stive ‘nzieme a n’ato je te guardaje
primma ‘e da’ ‘o tiempo all’uocchie pe’ s’annammura’
già s’era fatt’ annanze ‘o core.
A me, a me
‘o ssaje comme fa ‘o core
a me, a me
quann’ s’è annamurato.
Tu stive ‘nzieme a me je te guardavo
comm’è succiesso, ammore ca è fernuto
ma je nun m’arrenn’ ce voglio pruva’.
Je no, je no
‘o ssaje comme fa ‘o core
je no, je no
quann s’è sbagliato.
quann s’è sbagliato.
ma je nun m’arrenn’ ce voglio pruva’.
Je no, je no
‘o ssaje comme fa ‘o core
je no, je no
quann s’è sbagliato.
quann s’è sbagliato.
Questi versi Massimo Troisi li ha recitati più volte. Lui sapeva cosa voleva dire Pino l’amico napoletano con questa poesia divenuta famosa anche per merito suo. Come risposta a tale poesia il grande Franco Battiato in uno dei suoi celebri film diceva:“Quando c’è l’amore c’è tutto.” Massimo replicava “No. Chella è a salute”. Proprio la salutte è venuta a mancare ed è stato il cuore a tradire.
Non sorprende che l’amore della sua vita Nathalie Caldonazzo, che è stata al suo fianco proprio negli ultimi anni di vita, si commuova ancora parlando di lui, l’uomo speciale che ha amato intensamente fino a quando non le è stato strappato via. L’attrice e showgirl, sfogliando l’album dei ricordi, ha sottolineato come Troisi sia stato senza dubbio l’amore della sua vita. La Caldonazzo in una vecchia intervista lo ha ricordato con parole di grande affetto, commuovendosi ricordando il loro primo incontro, avvenuto in un ristorante di Roma. La loro relazione è durata due anni (1992-1994), ma lei ricorda la sua storia come fosse oggi il loro primo incontro, ogni volta con grande emozione:
“Ci siamo conosciuti in un ristorante di Roma. Mangiava e mi fissava. Uscendo l’ho salutato, perché mi aveva fissato per tutto il tempo. Lui rimase stupito. Lo conoscevo per fama, quando ero piccola mia madre mi portava a vedere i suoi film ma io non mi divertivo, non lo capivo. Poi, conoscendolo, ho scoperto una persona molto bella, particolare. Dopo quell’incontro, fu Massimo a cercarmi. Mi cercò per una settimana e riuscì a recuperare il mio numero di telefono. Uscimmo a bere un caffè. Avevo 24 anni, lui 39 anni. Siamo stati insieme nei suoi ultimi due anni fino a quando un attacco cardico non me lo portò via.”
La Caldonazzo ha spiegato che dalla perdita del caro Massimo è rimasta molto scossa, ma che il suo ricordo rimarrà indelebile. Oggi dedica molto a tempo al suo ruolo di madre. Inoltre, ha aggiunto di aver ritrovato il sorriso grazie al suo nuovo compagno, Andrea.