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Minacce a Saviano e Capacchione, ordine dei giornalisti si costituisce contro il boss

 

CASAL DI PRINCIPE/CASERTA/AVERSA. Il Tribunale di Roma ha condannato Francesco Bidognetti e l’avvocato Michele Santonastaso alle rispettive pene di un anno e sei mesi e un anno e due mesi di reclusione oltre al risarcimento dei danni in favore delle costituite parti civili Saviano Roberto, Capacchione Rosaria, Ordine dei giornalisti della Campania, Fnsi.
La vicenda nasce dalla lettura, nel corso di una pubblica udienza dinanzi alla Corte di Appello di Napoli, di un atto ritenuto gravemente diffamatorio e minatorio nei riguardi della giornalista del “Mattino” Rosaria Capacchione e dello scrittore Roberto Saviano, oltre che di alcuni magistrati per le cui posizioni si è proceduto separatamente.
L’accusa ha contestato i reati di diffamazione e minaccia aggravata dall’aver agito per favorire il clan dei casalesi ritenendo che la condotta fosse animata dal fine di offendere ed intimidire gli operatori dell’informazione impegnati dell’azione di divulgazione ed esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati di cronaca e di critica in relazione all’operato del clan dei casalesi. Per queste ragioni il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania si era tempestivamente costituito parte civile al fine di affiancare e sostenere i giornalisti coinvolti in questo grave episodio di intimidazione. Un ringraziamento all’avvocato Annamaria Ziccardi, presente in aula a Roma in rappresentanza dell’Odg della Campania.