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Raptus di follia davanti la Flora: tenta di accoltellare 47enne e poi scappa. Stanato in centro

Caserta. Poco dopo le 9 e 30 di questa mattina non è passato inosservato il blitz di due gazzelle dei carabinieri in via Roma, proprio all’inizio, non lontano dall’incrocio con via Vico.

I militari scendevano e bloccavano un tizio sui sessant’anni con una busta, sottoponendolo a perquisizione.
Circa 10 minuti prima il suddetto, mentre si trovava nei pressi della Flora, ad un passo dalla Reggia di Caserta importunava un 47enne di via Roma che stava portando a spasso il suo cane e che gli era passato accanto.

Le minacce

 

Il tipaccio alla vista del cane borbottava qualcosa al 47enne: “Vattene via tu con questo cagnaccio, altrimenti ti accoltello, vuoi vedere?”.
Il signore col cane replicava: “Non ti avevo manco visto, però fammi vedere cosa vuoi fare?”.
Ed in effetti l’uomo da una borsa impugnava proprio un coltello, del tipo da cucina, brandendolo in direzione del residente, il quale con uno scatto si sottraeva dalle sue grinfia e si allontanava.

 

A quel punto il sessantenne, completamente in tilt, lo inseguiva e nella foga perdeva il coltello, davanti ad una passante che dopo aver visto la scena, cominciava a strillare.

 

La fuga

Questo urlo metteva in allarme l’uomo che optava per raccogliere il pugnale e rimetterlo in borsa per poi allontanarsi in direzione stazione, attraverso i campetti.
Il 47enne col cane lo inseguiva a distanza e si metteva in contatto con il 112.

 

Cominciava così un colloquio telefonico con le pattuglie che gradualmente convergevano verso la zona indicata dalla vittima di quel folle.
Il fuggitivo a passo svelto, dopo aver imboccato via Vittorio Veneto, proseguiva per via Roma e poco prima dell’incrocio di via Vico veniva bloccato dai carabinieri.
I militari non ritrovavano il borsello col coltello, evidentemente se ne era disfatto poco prima, e lo portavano al comando provinciale in stato di fermo, l’uomo praticamente ammetteva di aver perso la testa.

 

I carabinieri sono stati davvero tempestivi e successivamente sono tornati verso i campetti alla ricerca dell’arma, infatti all’atto della perquisizione veniva trovato soltanto un cacciavite, che non veniva riconosciuto come  l’oggetto  utilizzato per la minaccia.
A sostegno delle tesi del 47enne ben due testimoni, davvero un fatto increscioso, avvenuto nella zona più importante della città.