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Scuole, Ursomando: Gravi i ritardi di Marino nel garantire i livelli minimi di sicurezza

Caserta. Ci va giù pesante Claudio Ursomando di Fratelli d’Italia in tema di sicurezza scuole a Caserta.

È di ieri la notizia dell’inchiesta giudiziaria avviata nei confronti del sindaco Marino e del dirigente preposto al ramo sui crolli che hanno interessato alcune aule della scuola De Amicis.

Ora, tralasciando la questione processuale, che seguirà il suo corso, e ricordando a tutti noi che nel nostro ordinamento vige il principio di presunzione di non colpevolezza fino alla sentenza di condanna definitiva, ciò che emerge in questa vicenda sono i colpevoli ritardi, dal punto di vista politico, in cui è incorsa l’amministrazione comunale.

Ormai è palese che abbiamo un’amministrazione comunale , targata centro sinistra, che non è stata capace di garantire i livelli minimi di sicurezza.

Le problematiche delle infiltrazioni della scuola De Amicis erano note a tutti fin dal Maggio 2019 (numerose sono state infatti le segnalazioni dell’allora dirigente Tania Sassi) ma l’amministrazione comunale guidata da Marino, con la scusa dell’assenza di fondi, non è mai intervenuta in modo definitivo, ma solo con azioni tampone, tra l’altro affidate sempre con il sistema diretto, e cioè senza procedure di gare pubbliche,  della “somma urgenza”.

Poi è arrivato il patatrac con l’intervento della magistratura che sequestrava il plesso scolastico e, come per magia, comparivano in meno di 48 ore dei fondi per istallare delle reti di sicurezza sotto il soffitto per consentire il dissequestro.

Ma di tale dissequestro sapevamo tutti che fosse temporaneo e finalizzato a consentire la realizzazione dei lavori necessari per la messa in sicurezza definitiva del tetto ma che, fino ad oggi, non sono stati mai iniziati e che, purtroppo, hanno portato- notizia di ieri- alla ulteriore caduta di pezzi di intonaco in alcune classi che sono state nuovamente interdette comportando già  enormi difficoltà alla scuola e alle famiglie interessate in quanto, visto la carenza di classi, già si sta parlando di turnazioni, anche pomeridiane, per portare a conclusione questo anno scolastico già fortemente penalizzato dal Covid 19. 

È finito il tempo delle parole, delle promesse e dei programmi avveniristici; ora più che mai Caserta ha bisogno di fatti e di concretezza.