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Scuola De Amicis, indagati sindaco e dirigente comunale. Le accuse della Procura

Caserta. Dopo il sopralluogo dei carabinieri di questa mattina emerge un nuovo dettaglio importante sul caso della scuola De Amicis: il sindaco Marino e il dirigente Biondi sono infatti indagati.

La nota della Procura

In data odierna la Procura della Repubblica ha emesso un avviso di conclusione delle indagini ai sensi dell’art 415 bis c.p. a carico di Carlo Marino, Sindaco p.t. del Comune di Caserta, e Francesco Biondi, Dirigente dell’Ufficio Tecnico e del Settore Lavori Pubblici p.t. del Comune di Caserta, avente ad oggetto la contestazione delle condotte, in concorso di reato, di omissione di atti d’ufficio (di cui all’art 328, I comma c.p.) , e di omissione di lavori in edifici che minacciano rovina, dal quale derivano pericolo per le persone (di cui all’art. 677, III comma c.p.) in ordine al plesso scolastico “De Amicis” corso Giannone di Caserta. Il predetto provvedimento veniva notificato dalla Stazione dei Carabinieri di Caserta.

 

Ebbene, vi è da dire che la Procura della Repubblica emetteva in data 14.11.2019, decreto di sequestro preventivo d’urgenza (a cui seguiva convalida ed emissione di sequestro preventivo del GIP in data 19.11.2019) dell’Istituto comprensivo “De Amicis” di Caserta, giustificato (grazie anche al contributo di consulenti tecnici di parte) dalla sussistenza di condizioni di rischio per l’incolumità degli occupanti del predetto edificio a causa del grave pericolo di distacco di intonaco o altre parti dei solai di copertura degli ambienti scolastici per effetto di infiltrazioni di acqua piovana . Grazie ad alcune reti di contenimento, posizionate nelle aule del 1 piano, veniva altresì concessa la facoltà d’uso delle predette aule al fine di non inibire l’attività scolastica, preservando comunque la sicurezza degli occupanti. Tali reti erano infatti finalizzate soltanto a garantire l’utilizzo dell’edificio scolastico in sicurezza ma per il tempo strettamente necessario a garantire la realizzazione dei lavori di ripsristino definitivo del tetto di copertura. Decorso quasi 1 anno senza riscontro da parte dell’amministrazione comunale (in ordine al ripristino definitivo dell’intero tetto di copertura), la Procura della Repubblica emetteva un successivo provvedimento in data 7.10.2020 di formale diffida ad effettuare, nel termine massimo di 6 mesi (con scadenza al 7.4.2021), il necessario intervento strutturale e definitivo dell’intero tetto di copertura al fine di evitare ulteriori progressivi fenomeni di degrado del solaio di copertura.

 

La Procura diffidava altresì l’amministrazione comunale a garantire, nelle more di questo termine, l’agibilità in piena sicurezza della struttura, soprattutto nelle aule del I piano, al fine di preservare definitivamente l’incolumità degli occupanti. Ad oggi, persistono ancora le gravi problematiche alla copertura del tetto nonché il serio pericolo per l’incolumità dei bambini, e del personale scolastico, atteso che non è stata ancora rimossa la problematica del grave e irreparabile pericolo che sussiste nella struttura scolastica (arginato solo dalla messa in sicurezza temporanea delle reti di recinsione sul soffitto), tanto è vero che, anche grazie al contributo della Stazione dei Carabinieri di Caserta, la Procura della Repubblica è stata notiziata della caduta di pezzi di intonaco nella giornata del 19 maggio in alcune aule del 1 piano, mettendo seriamente in pericolo l’incolumità dei bambini, oltre che la serenità dei genitori.