MARCIANISE/AVERSA/TORRE ANNUNZIATA. Sono stati celebrati stamattina a Marcianise i funerali di Luigi Schettino, il commissario di polizia stroncato dal Covid a 43 anni. La testimonianza di Antonello Velardi, sindaco di Marcianise, città dove Schettino viveva, presente al rito funebre.
“Abbiamo dato stamattina l’ultimo saluto al dottore Luigi Schettino, prematuramente scomparso ieri a causa del covid, dirigente di polizia in servizio al commissariato di Torre Annunziata. Al cimitero di Marcianise c’era – con il cappellano della Polizia – una piccola folla di parenti, di amici e di colleghi. Presenti, tra gli altri, il questore di Napoli Alessandro Giuliano e quello di Caserta, Antonio Borrelli, con numerosi esponenti della Polizia di Stato di diversi uffici dove il dottore Schettino aveva prestato servizio, per ultimo con il grado di vice questore aggiunto.
Molta commozione e grande rimpianto per un giovane e amorevole padre di famiglia, per un esemplare servitore delle istituzioni, per un appassionato protagonista di importanti processi di crescita del nostro territorio: prima da dinamico e preparatissimo studente universitario a Santa Maria, poi da funzionario di polizia in particolare nell’agro aversano. Ho manifestato pubblicamente il cordoglio di Marcianise di cui il dottore Schettino era parte integrante pur essendo un cittadino acquisito. Con me c’era anche il sindaco di Aversa, Alfonso Golia, città d’origine del giovane dirigente. La figura di poliziotto è stata invece tratteggiata dal questore Giuliano che ha portato il cordoglio personale del Capo della Polizia. Indicibile il dolore della giovane vedova, degli anziani genitori, di tutti i parenti, di un manipolo di giovani colleghi d’università che anche stamattina ricordavano le doti di fuoriclasse di quello studente brillante che volle, fortissimamente volle scegliere la strada della Polizia di Stato. È stata una particolare, indimenticabile, tristissima mattinata di Pasqua.”
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