MONDRAGONE. Non è bastato chiamare il 118 e invocare aiuto. Una donna di Mondragone è morta in casa in seguito ad un malore. Sulla vicenda – resa nota questa mattina da “Cronache” – potrebbe essere aperta un’inchiesta in quanto la famiglia della vittima ha presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Stando a quanto emerso dalla testimonianza fornita alle autorità la donna avrebbe chiesto aiuto dopo un malore: il 118 però in quel momento non aveva ambulanze da poter inviare in quanto tutte impegnate in altri interventi, molti dei quali sul fronte Covid. I soccorsi sarebbero giunti dunque ma in ritardo quando ormai per la poveretta non c’era già più nulla da fare.
Una vicenda che conferma purtroppo in modo drammatico le difficoltà già evidenziate dai sindacati: l’accorpamento funzionale, col medico operativo che si alterna tra più postazioni, è purtroppo una realtà anche sul litorale domizio. Il medico infatti si alterna tra Mondragone e Castel Volturno e ciò provoca notevoli problemi in quanto se l’intervento avviene col solo infermiere quest’ultimo non può fornire una diagnosi puntuale. Il tutto tralasciando i trasferimenti e le carenze di organico in una terza ondata che sta mettendo nuovamente a dura prova le strutture sanitarie e gli organici,