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Focolaio in carcere, scatta l’ispezione

 

 

CARINOLA. “Abbiamo chiesto una visita ispettiva da parte del provveditorato competente nel carcere di Carinola dopo l’esplosione del focolaio di Covid-19”. Lo ha detto a LaPresse Emilio Fattorello, segretario nazionale del SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) e responsabile per la Campania, dopo la morte per Coronavirus di tre agenti.

 

“Stiamo verificando se tutti gli interventi siano stati realizzati. Vogliamo che venga stabilita se sia stata garantita o meno la contestuale applicazione dei protocolli anti-Covid e di tutte quelle norme previste per garantire la sicurezza degli agenti. In base alla risposta, che chiediamo sia motivata e documentata, decideremo come agire”. Fattorello poi aggiunge: “Già prima dell’arrivo dell’epidemia, avevamo chiesto l’apertura di un tavolo regionale soprattutto per il carcere di Carinola, un carcere di ‘frontiera’ per la posizione geografica, quasi sempre dimenticato dalla politica. Il personale, anche da prima del focolaio, è sotto organico, soprattutto da quando è stato aperto il nuovo padiglione. Già si boccheggiava prima – spiega a LaPresse – il Covid è stata la mazzata finale”.

 

A Carinola 13 contagiati

“I morti tra gli agenti del carcere di Carinola hanno suscitato indignazione nell’opinione pubblica, ma vedo che la politica è ancora distratta”. Lo ha detto a LaPresse il garante dei detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello.

 

“Al momento in Campania ci sono 55 agenti contagiati, di cui 13 a Carinola. Contiamo 3 detenuti positivi a Carinola, 4 a Poggioreale, 6 a Secondigliano, 1 a Salerno. Ma arrivano purtroppo pochi vaccini nella nostra regione. Credo che anche in Campania, per la metà di marzo, realisticamente, debba partire la campagna vaccinale per agenti di polizia penitenziaria, operatori che ai vari livelli entrano nelle carceri e ai detenuti che ne facciano richiesta. La particolare condizione a cui sono sottoposte le persone ristrette – conclude – richiede una valutazione equa della vulnerabilità a cui sono esposte”.