CASERTA/AVERSA. L’ex direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Caserta Luigi Carizzone, arrestato questa mattina dai carabinieri del Nas nell’ambito di un’indagine della Procura di Napoli Nord per corruzione, era gia’ stato rimosso dall’incarico nel gennaio 2020 dalla direzione generale dell’Asl, guidata dal manager Ferdinando Russo. La stessa azienda sanitaria casertana aveva inviato piu’ segnalazioni alla Procura di Napoli Nord, che ha sede ad Aversa cosi’ come il Dipartimento di Salute Mentale (Dsm) dell’Asl.
Le segnalazioni erano relative all’invio continuo di pazienti in carico al Dsm, di cui allora era responsabile proprio Carrizzone, in strutture private convenzionate. Si trattava di comportamenti sospetti che incidevano sulle casse dell’Asl. Dopo le denunce inviate in Procura, il manager Asl Russo ha revocato, il 2 gennaio 2020, l’incarico a Carrizzone, che pochi giorni dopo ha chiesto di andare in pensione, forse consapevole dell’indagine che incombeva su di lui.
L’Asl non si e’ limitata a rimuovere Carizzone, ma ha anche disposto la turnazione dei funzionari nel Dsm, collaborando poi fattivamente alle indagini. Dagli accertamenti di Procura e carabinieri, e’ emerso che i sospetti dell’Asl erano fondati: per gli inquirenti infatti Carizzone gestiva come socio di fatto due strutture private per malati psichici in cui finivano i pazienti che curava come funzionario medico dell’Asl.