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Camion capovolto, poi il volo: ricostruita l’assurda morta di Biagio. Scatta doppio sequestro

 

CARINARO/CRISPANO. Un operaio di 56 anni, Biagio Mormile, di Crispano e’ morto dopo essere precipitato da circa 15 metri in un incidente sul lavoro nella zona industriale di Carinaro. Secondo la ricostruzione degli agenti del Commissariato di Polizia di Aversa, l’ operaio stava tinteggiando la facciata di un capannone a bordo di un mezzo a quattro ruote con un braccio meccanico ed un cestello che manovrava insieme. Il mezzo si sarebbe capovolto , forse a causa di una buca, e l’ operaio e’ stato sbalzato dal cestello, precipitando a terra, Il 56enne e’ stato trasportato all’ospedale di Caserta in condizioni disperate, ed e’ morto per le gravi ferite riportate. Il capannone e il mezzo meccanico sono stati sequestrati. Sulla salma dell’ operaio e’ stata disposta l’autopsia. Si tratta della quarta vittima del lavoro da inizio del 2021 in provincia di Caserta.

La rabbia dei sindacati

“Quanto accaduto a Carinaro e’ l’ennesima impietosa dimostrazione di quanto ci sia bisogno nel Casertano di una maggiore e reale attenzione ai temi della sicurezza sul lavoro, anche e soprattutto nel settore dell’edilizia, tra i piu’ colpiti da quella che e’ ormai una vera e propria strage che continua da anni”. E’ quanto dichiarano Matteo Coppola, Segretario Generale Cgil Caserta, e Irene Velotti, Segretaria Generale Fillea-Cgil, che intervengono sull’infortunio mortale costato la vita al 56enne Biagio Mornile, che e’ caduto dal cestello in cui lavorava, a quasi quindici metri di altezza. “Biagio Mornile – ricordano i due sindacalisti – era un marito, un padre, un lavoratore, un nostro iscritto che non potra’ tornare dalla moglie e dai suoi tre figli. Si trovava a piu’ di dieci metri a svolgere una mansione che il suo livello di inquadramento non prevedeva. Chi l’ha mandato li’?” si domandano.

“E’ imperativo – continuano Velotti e Coppola – che le istituzioni e le aziende diano immediata attuazione ai protocolli sulla sicurezza. La nostra provincia continua ad avere tra i piu’ alti tassi di incidenti mortali, anche in un periodo gia’ segnato da una pandemia che ha tra le sue vittime decine di lavoratori ammalatisi sul luogo sul lavoro. Tutto cio’ non e’ accettabile. E’ giunto il momento di una assunzione di responsabilita’ di tutte le istituzione e le associazioni datoriali per la verifica delle condizioni di sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, lo si deve a Biagio e a tutti i morti sul lavoro”. “Ci auguriamo che per il nuovo governo la sicurezza e la qualita’ del lavoro, in edilizia e in tutti i settori, saranno centrali. La Cgil si stringe intorno alla famiglia Mornile e alla moglie e ai figli fornira’ tutta l’assistenza necessaria” concludono i dirigenti sindacali.