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Vaccini, Locatelli fissa quota per l’autunno. La situazione Campania

 

 

NAZIONALE. “Il lavoro fatto da Speranza si è connotato per passione convinta, dedizione e capacità di governare una situazione difficile: ecco perché ritengo meriti continuità. E avrebbe senso perché Speranza ha ora conoscenze che chiunque altro dovrebbe acquisire con tempi necessariamente lunghi in una intrinseca complessità. Ma il professor Mario Draghi non ha certo bisogno dei miei suggerimenti: è una riflessione su quanto affrontato da Speranza in questi tredici mesi”.

 

Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), in un’intervista al ‘Fatto Quotidiano’. Se Draghi chiamasse lei? “La mia risposta rimane quella che ho appena dato”, risponde Locatelli. L’obiettivo 42 milioni di vaccinati entro l’autunno è ancora possibile? “Sono ottimista sul fatto che si possa raggiungere l’obiettivo, perché arriveranno anche Johnson&Johnson, Curevac e Sputnik. L’Italia – sottolinea – quando ha avuto le dosi preventivate ha dimostrato di poter correre a 100 mila dosi al giorno anche con un vaccino logisticamente complicato come quello di Pfizer. Due giorni fa ne abbiamo somministrate 95 mila”.

 

E sulla situazione dei contagi dice “un rialzo sì, però moderato. L’Rt è stabile. La Campania ha un Rt al di sotto di 1 e solo cinque regioni hanno valori più bassi. Detto questo l’atteggiamento sulla scuola per me deve essere quello di preservarla senza atteggiamenti dogmatici: va chiusa solo in aree circoscritte in presenza di documentata criticità. Non dividiamoci su un tema così importante – sottolinea – come la formazione delle future generazioni”