Marcianise. E’ partito il processo in Appello per le 21 persone già condannate in abbreviato a quasi tre secoli di carcere nell’ambito del processo sulle attività criminali del clan Piccolo-Letizia. Nella prima udienza c’è stata la costituzione di parte civile degli avvocati difensori, tra i quali Giuseppe Foglia, Andrea Piccolo, Angelo Raucci, Mariano Omarto e Massimo Trigari.
L’indagine
Le indagini della Dda si sono focalizzate sul clan Piccolo-Letizia e dell’analogo sodalizio denominato clan Perreca, ad esso federato, entrambi operativi sui territori di Caserta, Marcianise, Recale e aree contigue, dagli anni ‘90 ad oggi, in aperta e armata contrapposizione con il clan Belforte.
Sotto la lente dell’Antimafia il controllo delle attività economiche, il rilascio di appalti e servizi pubblici, il rilascio di concessioni e autorizzazioni amministrative, l’illecito condizionamento del diritto di voto, il reinvestimento speculativo in attività imprenditoriali, immobiliari e finanziarie, l’affermazione del controllo egemonico sul territorio, anche attraverso la contrapposizione armata con organizzazioni criminose rivali.
L’indagine fotografa la contrapposizione dei clan rivali sul territorio e la lunga scia di sangue che ne è conseguita nel ventennio dal 1990 al 2009 ed il successivo mutamento di strategia dei clan col passaggio dalla fase ‘armata’ a quella silente e virulenta dell’infiltrazione nel settore dell’imprenditoria.
Le attività investigative, incentrate sulle intercettazioni dei colloqui in carcere e sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno offerto un rilevante spaccato delle tensioni interne al clan Piccolo, soprattutto tra la componente “Piccolo” e quella “Letizia”, negli anni successivi al 2005, allorquando, le numerose operazioni di P.G. e il proliferare di collaboratori di giustizia nelle fila del clan Belforte segnavano il progressivo indebolimento di tale sodalizio e la progressiva ripresa delle attività del clan dei Quaqquaroni, nell’ambito del quale iniziavano frizioni tra le due fazioni, per contendersi il ruolo di leader.
Gli imputati
I 21 imputati condannati hanno presentato ricorso in Appello. Ecco i nomi e le pene inflitte nella sentenza di primo grado (tra parentesi le richieste del pm):
Fabio Buanno 2 anni in continuazione per complessivi 7 anni e 4 mesi (14 anni)
Luigi Caterino 1 anno in continuazione per complessivi 8 anni e 7 mesi (10 anni)
Francesco Antonio Celeste 1 anno in continuazione per complessivi 5 anni e 6 mesi (12 anni)
Maria Cristiano 6 anni e 8 mesi (10 anni)
Pietro De Lise 2 anni in continuazione per complessivi 9 anni e 4 mesi (14 anni)
Andrea Letizia 20 anni in continuazione per complessivi 30 anni (20 anni)
Antonio Letizia 26 anni (20 anni)
Giuseppe Letizia 8 anni (10 anni)
Michele Maietta 10 anni in continuazione per complessivi 12 anni (14 anni)
Antonio Nacca 13 anni 14
Luigi Noia 10 anni e 8 mesi (18 anni)
Giovanni Perreca 20 anni (20 anni)
Giuseppe Pettrone 3 anni e 6 mesi (5 anni)
Achille Piccolo 20 anni (20 anni)
Angelo Piccolo 6 anni e 8 mesi (12 anni)
Palma Bellopede Piccolo 6 anni e 8 mesi (12 anni)
Domenico Piccolo 10 anni (14 anni)
Francesco Piccolo 13 anni e 4 mesi in continuazione con pena complessiva di 16 anni e 4 mesi (14 anni)
Pasquale Piccolo 20 anni in continuazione con pena complessiva a 27 anni e 6 mesi (20 anni)
Mario Russo 6 anni e 7 mesi (5 anni)
Vincenzo Timbone 9 anni e 6 mesi (14 anni)