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Droga e armi, nuova retata: altri 3 arresti. Il bilancio definitivo

 

AVERSA/TEVEROLA/GRICIGNANO. Retata bis dopo la condanna. Nelle ultime ore sono scattati altri 3 arresti nell’ambito dell’inchiesta sugli affari illeciti della cosca dei Casalesi nel territorio compreso tra Teverola, Carinaro e Gricignano. Lo riferisce l’edizione odierna di “Cronache”.
I tre spediti in galera sono Mario Di Sarno, 51 anni, di Aversa; Antonio Rega, 34 anni, di Teverola e Salvatore Mottola, 36 anni, di Gricignano. Il bilancio sale dunque a 5 visto che martedì scorso gli uomini della squadra mobile di Caserta avevano già eseguito analogo provvedimento per Omar Generoso Di Martino e Salvatore Tana, entrambi di Teverola. Sono tutti stati condannati in via definitiva dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato quasi un anno fa dai loro legali.
Di Martino e Mottola erano stati condannati 5 anni e 10 mesi; Di Sarno a 7 anni, Tana a 8 anni e 4 mesi e Rega a 6 anni. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti; solo Tana e Rega rispondono pure di armi. A nessuno è stata però riconosciuta l’aggravante mafiosa: i guadagni dell’attività illecita non finivano dunque ai Casalesi come inizialmente ipotizzato dalla Dda

 

L’intensa attività investigativa è stata condotta avvalendosi dei collaudati protocolli investigativi della Dda di Napoli attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, sequestro di corrispondenza che i detenuti intrattenevano con i loro familiari, le dichiarazioni dei più recenti collaboratori di giustizia; sono state ricostruite diverse vicende estorsive, nonché è stata acclarata la disponibilità di un vero e proprio arsenale di armi da fuoco e di materiale esplosivo, poi, utilizzato per gli attentati dinamitardi in danno dei titolari di attività commerciali e imprenditoriali che si mostravano riottosi al ricatto estorsivo.
Le indagini iniziano nell’aprile del 2010, proprio quando, a scopo intimidatorio, erano stati esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco verso l’abitazione del neoeletto sindaco del comune di Teverola. Sono stati, inoltre, individuati esecutori e mandanti di due tentati omicidi nei confronti di due giovani minorenni di etnia rom; e identificati i componenti di una capillare rete di trafficanti di droga che aveva come obiettivo – secondo l’Antimafia – il monopolio delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti in capo agli esponenti del clan dei Casalesi, gruppo Schiavone.