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Droga a fiumi: fissata l’udienza per Gennaro Morgillo e la sua gang. TUTTI I NOMI

Di 18 Gennaio 2021Gennaio 21st, 2021Cronaca, Maddaloni e Valle di Suessola

AGGIORNAMENTO. Nell’udienza preliminare gli imputati hanno chiesto tutti il rito abbreviato. Il prossimo appuntamento è per il 12 febbraio.

 

San Felice a Cancello. Fissata l’udienza preliminare per Gennaro Morgillo e company dopo gli arresti dello scorso luglio per spaccio di droga, sono 8 gli imputati.

Il giudice del tribunale di Napoli Cangiano ha fissato l’udienza per il 21 gennaio alle 9 e 30. La richiesta di rinvio a giudizio era stata depositata lo scorso 8 ottobre.

 

Gli imputati:

Marco Bellotti di Polvica classe 98 detenuti agli arresti domiciliari

Michele Lettieri classe 83 detenuto nel carcere di Arienzo

Francesco Liberti classe 91 di Cancello Scalo detenuto a Santa Maria Capua Vetere

Gennaro Morgillo classe 88 di Cancello Scalo detenuto a Secondigliano

Raiola Gennaro classe 62 detenuto a Poggioreale

Raiola Giuseppe classe 69 detenuto a Poggioreale

Mario Romano classe 98 detenuto ai domiciliari in via Polvica Cancello Scalo

Marco Francesco Scopelliti di Maddaloni e detenuto ai domiciliari in provincia di Alessandria.

 

La gang di Morgillo non solo garantiva la vendita della “roba” nella sede centrale di Cancello Scalo ma garantiva agli utenti anche la possibilità di ottenere la droga a domicilio fuori ai bar ed ai ritrovi della movida della Valle o addirittura fuori provincia a domicilio.

I tre tipi di consegna

E’ questo uno degli aspetti che emerge dall’ordinanza siglata dal gip Battinieri e notificata dai carabinieri della Compagnia di Caserta a 7 persone. Secondo l’indagine della Dda, coordinata dal pm Luigi Landolfi, Gennaro Morgillo era al vertice di un piccolo ma sufficientemente organizzato gruppo dedito allo spaccio al dettaglio di stupefacenti sul territorio di San Felice, in particolare Cancello Scalo, e nella fascia di Comuni tra le province di Avellino e Benevento. La consegna avveniva in tre modalità alternative in base alle esigenze: al domicilio del cliente (capiò ad Airola e Cervinara), nei pressi di bar e caffetterie, nel seminterrato di via Polvica a Cancello Scalo all’interno di un locale adibito allo spaccio mediante l’apertura di un forto nella portadi ferro lato strada, ricalcando un modello già visto in diverse piazze di spaccio napoletane.

Leadership indiscussa

Il gruppo aveva una rigida e gerarchizzata ripartizione dei ruoli perchè alla leadership evidente di Morgillo, unico a relazionarsi coi fornitori Giuseppe e Gennaro Raiola e a dettare le strategie del profitto, si affiancava la manovalanza di Scopelliti, Romano, Bellotti, e Liberti preposti a compiti di carattere prettamente esecutivo come la distribuzione al minimo e la custodia del fortino di via Polvica.

I canali giuglianesi

L’indagine ha permesso anche di individuare i canali di approvvigionamento della droga trattata (cocaina, eroina, crack, marijuana e hashish), proveniente dalla provincia di Napoli. È stata comprovata la gestione di una piazza di spaccio a Cancello Scalo, per la vendita al dettaglio della droga. Agli inizi delle indagini è emersa la figura di Gennaro Morgillo, giovane pusher sanfeliciano, alla testa di una vera e propria associazione dedita all’incessante compravendita di droga fra Napoli e Caserta. Negli sviluppi successivi è emersa un’incessante attività di spaccio che trovava il proprio approvvigionamento di stupefacente nel napoletano, in particolare dall’area di Giugliano in Campania: la droga veniva trasportata nel Casertano principalmente in auto e poi veniva venduta sulla piazza di spaccio mediante vere proprie consegne a domicilio, anche fuori provincia.