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Muore dopo esplosione a Capodanno, 2 indagati. C’è un volto noto

 

CASERTA. Ci sono due indagati per la morte di Domenico Di Giacomo, il 24enne rimasto ferito in seguito all’esplosione di numerosi botti assemblati in un unico grande ordigno e poi deceduto in ospedale.

 

Secondo quanto riferito da Cronache sotto indagine sono finiti due dei presenti durante l’esplosione del Parco Primavera: il fratello Luca Di Giacomo e Giuseppe Rinaldi, parcheggiatore meglio noto come “Peppe a’ Tigre”. Sono indagati dal pm Giacomo Urbano per omicidio colposo, danneggiamento e detenzione e porto in luogo pubblico di armi. Martedì saranno svolti alcuni accertamenti alla presenza dei legali dei due, difesi dagli avvocati Orlando Sgambati, Nello Sgambato e Fabio De Francesco.

 

La forte deflagrazione, che provoco’ un’onda d’urto di trenta metri, avvenne circa tre quarti d’ora dopo la mezzanotte e fu avvertita in tutta la citta’ di Caserta. Teatro dell’esplosione fu il cortile interno di Parco Primavera, rione popolare della frazione di Tuoro dove il giovane viveva con la famiglia. Fu lo stesso Di Giacomo – hanno accertato i carabinieri della Compagnia di Caserta – a confezionare il mega-ordigno con l’aiuto dei due fratelli di 21 e 17 anni; anche questi ultimi rimasero feriti, ma in modo piu’ lieve, mentre il 25enne, che si trovava a pochi metri dai botti, fu colpito in pieno dall’esplosione, riportando gravi ustioni al corpo e lesioni interne a causa dell’onda d’urto; almeno sette auto restarono inoltre danneggiate, tre delle quali completamente distrutte, e molti vetri di appartamenti furono infranti. Di Giacomo fu soccorso e portato all’ospedale di Caserta, dove e’ rimasto in prognosi riservata fino a venerdì mattina, quando e’ deceduto.