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Il dj aveva colpito padre e fratello prima della coltellata. La confessione dell’ex agente

 

CASERTA. Il deejay noto a livello internazionale Joseph Capriati, 33 anni, e’ stato accoltellato dal padre ed e’ finito all’ospedale di Caserta in pericolo di vita. Il papa’ del deejay, Pietro Capriati, 61 anni, e’ stato invece arrestato per tentato omicidio e condotto dalla squadra Volante della Questura di Caserta diretta da Luigi Ricciardi presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.

 

Capriati senior è stato infatti sostituto commissario di polizia penitenziaria. Il ferimento del dj- hanno accertato i poliziotti – e’ avvenuto al termine di una lite che ha coinvolto il deejay e altri appartenenti al suo nucleo familiare, tra cui il padre, che ha impugnato un coltello da cucina colpendolo al torace. Prima della pugnalata, stando alla ricostruzione degli agenti, Joseph Capriati avrebbe colpito il padre con un pugno al volto e il fratello col portavasi.

 

Nel tentativo di dividere i due fratelli il padre Pietro ha preso il coltello da cucina ferendo il figlio Giuseppe. Lo stesso Pietro Capriati, una volta fermato dai poliziotti, ha ammesso di aver accoltellato il figlio 33enne.

 

I poliziotti hanno poi trovato e sequestrato l’arma. Il dj Joseph Capriati solitamente vive in Spagna ma da quando e’ scoppiata la pandemia, anche a causa del blocco del lavoro, era tornato nella casa paterna di via Viviani a Caserta dove è avvenuta la tragedia. Il dj è stato accompagnato cnn l’auto nel vicino ospedale di via Tescione dallo stesso fratello e da uno zio.

 

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